Indagini a Piacenza: il medico, accusato di peculato e truffa aggravata, avrebbe svolto visite private non autorizzate e sottratto farmaci destinati all’ospedale.
Piacenza, 2 luglio 2025 – Nuova inchiesta scuote la sanità piacentina: un primario dell’ospedale “Guglielmo da Saliceto” è stato posto agli arresti domiciliari dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) di Parma, accusato di peculato e truffa continuata ai danni dell’Azienda Usl di Piacenza. L’episodio si inserisce in un contesto di tensioni e scandali che hanno interessato l’ospedale negli ultimi mesi.
Indagini e modalità delle prestazioni non dichiarate
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza e avviate nel marzo 2025, hanno evidenziato come il medico, formalmente autorizzato all’esercizio della libera professione intramoenia e titolare di un’indennità annua di esclusività di circa 18.000 euro, abbia svolto prestazioni mediche private in giorni e orari non autorizzati. In diversi casi, queste attività coincidevano con l’orario di servizio istituzionale.
Tra il 17 e il 22 maggio 2025, il primario avrebbe effettuato 37 visite mediche private, incassando 3.510 euro in contanti. Le visite non risultavano regolarmente prenotate e le richieste di appuntamento venivano gestite direttamente tramite il cellulare personale del medico, bypassando i canali istituzionali previsti per l’attività intramoenia. Non solo, le visite private non venivano registrate ufficialmente, e i compensi non venivano comunicati all’amministrazione ospedaliera.
Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno anche documentato che il medico si sarebbe appropriato di farmaci destinati allo studio ospedaliero, poi regalati ai pazienti visitati privatamente. Nel corso di una perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno sequestrato circa 30.000 euro in contanti.
Contestualizzazione e precedenti nella sanità piacentina
Questo episodio si inserisce in un periodo di particolare criticità per la sanità piacentina. Recentemente, è stato arrestato il primario di Radiologia Emanuele Michieletti, accusato di stalking e violenza sessuale ai danni di colleghe e operatrici sanitarie. Inoltre, un’indagine sugli appalti dell’Ausl ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 20 persone.
L’ospedale “Guglielmo da Saliceto”, intitolato al celebre chirurgo medioevale piacentino Guglielmo da Saliceto, è dunque al centro di una nuova vicenda giudiziaria che mette in discussione la trasparenza delle attività mediche svolte al suo interno.
Le autorità giudiziarie proseguono le indagini per accertare ulteriori responsabilità e verificare l’eventuale coinvolgimento di altri operatori sanitari. Nel frattempo, l’arrestato è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.





