L’aumento dei dazi Usa minaccia export e crescita italiana: opposizioni unite richiedono risposte sulle contromisure e su come il governo intenda difendere i settori chiave.
Roma, 15 luglio 2025 – Cresce la tensione in Aula alla Camera dei Deputati sul tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti, dopo l’annuncio da parte del presidente americano Donald Trump di un aumento al 30% delle tariffe su diversi prodotti. Le opposizioni, riunite in un fronte che comprende Avs, Pd, M5s, Iv, Azione e Più Europa, hanno chiesto con forza un’intervento immediato della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché riferisca sulle strategie del governo italiano di fronte a questa nuova sfida economica.
Le richieste delle opposizioni: “Meloni venga in Aula a riferire subito”
Nel corso della seduta parlamentare, Angelo Bonelli di Avs ha sottolineato che “Trump ha deciso i dazi al 30%, una scelta irresponsabile che rischia di portare una crisi economica e sociale enorme“. Bonelli ha quindi sollecitato la premier Meloni a condividere con l’opposizione la strategia del governo per fronteggiare le conseguenze di questa decisione, ribadendo che “ha il dovere di venire immediatamente in Aula“.
Anche la deputata dem Chiara Braga ha espresso un giudizio netto sull’atteggiamento del governo: “Sono passate 72 ore dall’annuncio di Trump. La patriota smetta di nascondersi e scappare e venga a riferire“. Braga ha quindi chiesto formalmente la convocazione della conferenza dei capigruppo per ufficializzare la richiesta di un’informativa urgente da parte della presidente del Consiglio.
Il contesto internazionale e l’impatto sui rapporti commerciali
L’imposizione di dazi da parte degli Stati Uniti rappresenta una svolta significativa nelle politiche commerciali globali, segnando un ritorno a misure protezionistiche dopo decenni di liberalizzazione del commercio internazionale. Trump, insediatosi nuovamente alla Casa Bianca nel gennaio 2025 dopo una vittoria elettorale molto contestata, ha adottato una linea dura che interessa in modo rilevante l’Unione Europea.
Secondo le analisi più recenti, l’aumento dei dazi americani potrebbe portare a un incremento medio delle tariffe su prodotti europei intorno al 15%, con effetti particolarmente rilevanti per settori come l’automotive, i materiali siderurgici e l’alta moda, di cui l’Italia è uno dei principali esportatori. Il rischio è quello di una contrazione delle esportazioni verso gli Stati Uniti e un conseguente rallentamento della crescita economica.
Giorgia Meloni, che guida il governo italiano dal 22 ottobre 2022 e rappresenta il partito Fratelli d’Italia, si trova così al centro di una delicata fase politica ed economica. Dopo aver costruito una lunga carriera politica iniziata fin da giovanissima e culminata nella storica nomina a prima donna presidente del Consiglio in Italia, Meloni è chiamata ora a chiarire in Parlamento quali misure intende adottare per tutelare gli interessi del Paese di fronte alla nuova ondata di protezionismo americana.
Le opposizioni, unanimi nel chiedere un confronto immediato, evidenziano l’urgenza di un dialogo trasparente per evitare che l’Italia subisca senza contrappesi le conseguenze dell’escalation tariffaria decisa da Washington. La partita sui dazi si inserisce così in un quadro di crescente tensione nei rapporti tra Europa e Stati Uniti, che vedono messe alla prova le regole multilaterali del commercio e la stabilità dell’economia globale.





