Lampedusa, 14 agosto 2025 – Ancora una volta il Mediterraneo si tinge di tragedia con un naufragio avvenuto ieri mattina a sud di Lampedusa, l’isola più meridionale d’Italia e dell’Europa dal punto di vista amministrativo. Il portavoce dell’UNHCR, Filippo Ungaro, ha definito l’episodio “l’ennesima tragedia del Mediterraneo”, evidenziando l’inaccettabilità delle morti che continuano a verificarsi lungo questa rotta migratoria.
Dettagli del naufragio e situazione dei superstiti
Secondo le prime ricostruzioni, sull’imbarcazione che si è ribaltata viaggiavano tra le 92 e le 97 persone, presumibilmente partite dalla Libia nella notte del 12 agosto. Le informazioni sulle dinamiche sono ancora frammentarie: potrebbe trattarsi di due barche distinte, ma non vi sono conferme definitive. Attualmente sono stati tratti in salvo 60 superstiti – di cui 58 sbarcati a Lampedusa e 2 ricoverati ad Agrigento – mentre sono stati recuperati 23 corpi e il numero dei dispersi potrebbe essere superiore. Tra i sopravvissuti si contano anche diversi minori non accompagnati, molti dei quali in condizioni psicologiche molto difficili.
Ungaro ha raccontato che una prima imbarcazione avrebbe iniziato a imbarcare acqua subito dopo la partenza; i passeggeri sarebbero stati trasbordati su una seconda barca in vetroresina, già sovraccarica, che si è poi ribaltata a circa quattordici miglia dall’isola, nel Canale di Sicilia. Insieme alla Croce Rossa e ad altre organizzazioni locali, l’UNHCR sta fornendo supporto psicologico e assistenza umanitaria immediata ai naufraghi.
Il drammatico bilancio delle vittime nel Mediterraneo centrale
Filippo Ungaro ha tracciato un quadro allarmante della situazione migratoria: dall’inizio del 2025, lungo la rotta centrale del Mediterraneo, sono arrivate in Italia 37.685 persone, con un aumento del 5% rispetto allo scorso anno e provenienti principalmente dalla Libia. Tuttavia, il dato più preoccupante riguarda il numero delle vittime: dal 1° gennaio sono stati registrati 675 morti e dispersi, mentre dal 2014 ad oggi oltre 30.000 migranti hanno perso la vita in queste acque.
Lampedusa, isola di 20,2 km² facente parte del Comune di Lampedusa e Linosa in provincia di Agrigento, è da anni uno dei principali punti di approdo per chi tenta la traversata dal Nord Africa verso l’Europa. Geograficamente più vicina all’Africa, l’isola è al centro di una crisi umanitaria che continua a richiedere interventi urgenti e coordinati.
Filippo Ungaro ha sottolineato la necessità di intensificare gli sforzi per prevenire altre tragedie e salvare vite umane: “Bisogna fare di più e meglio per evitare morti inaccettabili”. Le organizzazioni impegnate sul territorio stanno continuando a monitorare la situazione con attenzione, in attesa di ulteriori aggiornamenti sulle persone coinvolte nel naufragio.
Fonte: Stefano Chianese - Lampedusa, Ungaro (Unhcr): "Ennesima tragedia nel Mediterraneo, morti inaccettabili"





