Il Gip di Napoli ha escluso reati e finalità discriminatorie nella discussa vicenda tra la proprietaria della Taverna a Santa Chiara e due turisti israeliani.
Napoli, 4 luglio 2025 – Si chiude con una decisione giudiziaria l’episodio che ha visto protagonisti due turisti israeliani e la titolare di un noto ristorante napoletano, la ristoratrice pro-Palestina Nives Monda, al centro di una controversia che aveva acceso un acceso dibattito mediatico e politico. Il Gip di Napoli ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura partenopea, escludendo ogni responsabilità penale da parte della donna.
Archiviazione del caso: nessuna violenza né discriminazione
Il procedimento era nato dalla denuncia presentata da due turisti israeliani che avevano accusato la proprietaria della Taverna a Santa Chiara di comportamenti antisemiti e minacciosi, dopo una lite avvenuta nel locale lo scorso maggio. Tuttavia, come ha spiegato l’avvocato Domenico Ciruzzi, difensore della Monda, il pm ha chiesto l’archiviazione perché “non si ravvisa nella condotta di Monda alcuna violenza o minaccia”.
Il legale ha sottolineato come gli stessi querelanti abbiano riferito che la ristoratrice non ha mai minacciato direttamente nessuno, né ha avuto atteggiamenti violenti, circostanza confermata anche dal video acquisito agli atti. Inoltre, i turisti si sono allontanati volontariamente dal ristorante e non perché costretti da alcuna forma di intimidazione. Rimossa anche l’aggravante prevista dall’articolo 604 ter del codice penale relativa alla discriminazione o all’odio razziale o religioso, in quanto non è emersa alcuna finalità discriminatoria nel comportamento di Monda, che si è limitata a esprimere una critica politica al conflitto israelo-palestinese.
Tensione e reazioni: la gogna mediatica e le iniziative legali
L’episodio aveva scatenato una vera e propria gogna mediatica, amplificata dalla diffusione del video che ritraeva la discussione tra i protagonisti. L’avvocato Stella Arena, altro legale della ristoratrice, ha annunciato che i gestori del locale intraprenderanno azioni legali in sede civile contro alcuni media, accusati di aver diffuso informazioni inesatte e di aver alimentato un clima di odio ingiustificato.
In occasione della conferenza stampa tenutasi nella stessa trattoria, Nives Monda ha espresso il proprio sentimento riguardo all’accaduto: “Ho vissuto ore inquietanti. Il sindaco ha protetto i turisti, ma non me. Scuse? Se qualcuno vuole farle, le faccia ai miei dipendenti che sono stati ingiustamente coinvolti. Oggi servono parole di pace per dire stop alla strage di Gaza”.
La vicenda resta comunque un caso emblematico di come le tensioni internazionali possano riverberarsi anche a livello locale, creando situazioni di conflitto e incomprensione che richiedono un’attenta lettura dei fatti e un confronto basato sul rispetto reciproco.





