L’indagine coinvolge anche altri esponenti del Comune e scuote la giunta Sala; attesa per nuovi sviluppi giudiziari e possibili cambiamenti nelle politiche urbanistiche.
Milano, 21 luglio 2025 – Giancarlo Tancredi, assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, ha ufficialmente rassegnato oggi pomeriggio le proprie dimissioni nel corso della seduta del Consiglio comunale. La decisione è legata all’inchiesta della Procura di Milano che lo vede indagato per accuse di falso e corruzione. Dopo aver terminato il suo intervento in aula, Tancredi ha lasciato Palazzo Marino a bordo del suo scooter, dichiarando ai giornalisti: “Quello che ho detto, l’ho detto in aula”.
Il contesto politico e giudiziario
L’uscita di scena di Tancredi si inserisce in un clima di forte tensione politica e giudiziaria che sta attraversando Palazzo Marino. L’inchiesta sull’urbanistica milanese, che conta ben 74 indagati tra cui il sindaco Beppe Sala, ha scosso la giunta comunale e il tessuto politico cittadino. Tra le accuse principali emergono pressioni indebite esercitate da Tancredi e altri soggetti nei confronti del presidente della Commissione Paesaggio, Giuseppe Marinoni, per agevolare interessi privati legati a importanti progetti urbanistici.
Il sindaco Sala, profondamente provato, ha vissuto una giornata emotivamente intensa, tra momenti di commozione durante la riunione di giunta e una serie di incontri per valutare la situazione della sua amministrazione. Nonostante le forti pressioni, Sala ha ribadito la volontà di proseguire nel suo mandato, senza alcun passo indietro al momento. La giunta ha espresso piena solidarietà al primo cittadino con l’obiettivo di continuare il lavoro, valutando modifiche alle politiche urbanistiche e amministrative già avviate nei mesi precedenti.
La posizione di Tancredi e le ripercussioni politiche
Giancarlo Tancredi, architetto e figura tecnica di lungo corso all’interno del Comune di Milano, è stato nominato assessore all’Urbanistica dal sindaco Sala nel 2021, dopo la partenza di Pierfrancesco Maran. Con una carriera che lo ha visto coinvolto in progetti strategici come Porta Nuova, CityLife, Expo 2015 e il controverso piano per San Siro, Tancredi è sempre stato considerato un tecnico competente ma ora si trova al centro di un’indagine giudiziaria che ha fatto emergere presunti conflitti d’interesse e pressioni per favorire investitori privati.
Il Partito Democratico, principale forza di maggioranza a sostegno della giunta Sala, ha spinto per un suo passo indietro, considerandolo necessario per garantire la stabilità dell’amministrazione e il proseguimento dell’attività politica. Mentre Tancredi ha scelto la via delle dimissioni, Palazzo Marino ha mantenuto un silenzio ufficiale, anche se la decisione appare ormai definita.
L’inchiesta ha inoltre scatenato reazioni a livello nazionale, con esponenti politici che hanno espresso opinioni divergenti sulla questione delle dimissioni e sulla necessità di garantire il regolare svolgimento dell’attività amministrativa, in attesa degli sviluppi giudiziari.
La complessità della vicenda rimane alta, con interrogatori previsti per il 23 luglio e decisioni delicate in arrivo da parte del gip, mentre Milano si prepara a una settimana cruciale per il futuro della sua amministrazione comunale.





