Salvini critica la gestione comunale e l’immobilismo amministrativo, ribadendo la necessità di rilanciare Milano tra scandali urbanistici e sfide per le Olimpiadi 2026.
Milano, 18 luglio 2025 – Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, intervenuto oggi al Provveditorato Interregionale di Piazzale Morandi in occasione dell’inaugurazione del Reparto Operativo Laghi della Guardia Costiera, ha commentato con cautela l’inchiesta sull’urbanistica a Milano che ha scosso la città.
Salvini: “Non commento le inchieste, ma Milano deve tornare a correre”
Alla domanda dei giornalisti riguardo le indagini giudiziarie, il Ministro ha risposto: “Non commento le inchieste. Da milanese prima ancora che da ministro sono preoccupato e sarebbe opportuno che potessero essere i cittadini a tornare a esprimersi”. Salvini ha ribadito il principio della presunzione di innocenza: “Sono tutti innocenti fino a prova contraria e colpevoli solo dopo tre gradi di giudizio”.
Il leader della Lega ha poi indirizzato dure critiche all’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala e alla sinistra: “La città è ferma e invece da davanti torna indietro. È difficile viaggiare, lavorare, investire, costruire e anche passeggiare tranquilli per strada. Chiedo che i milanesi possano tornare a scegliere una nuova Amministrazione, non per le inchieste, che non commento e mi auguro che si rivelino tutti innocenti e che le accuse pesanti siano infondate”.
Salvini ha sottolineato la necessità di sbloccare l’urbanistica e le autorizzazioni edilizie per rilanciare la città: “Non ci possiamo permettere il blocco totale delle autorizzazioni, delle costruzioni, delle licenze, delle progettazioni. Milano è la città del futuro, per antonomasia”.
L’inchiesta scuote Palazzo Marino: arresti, perquisizioni e accuse di corruzione
L’inchiesta milanese ha portato alla richiesta di arresto per sei persone, tra cui l’assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi e l’imprenditore immobiliare Manfredi Catella, fondatore del gruppo Coima. Le indagini hanno evidenziato un presunto “sistema urbanistico deviato” e “degenerazioni eversive” nella gestione delle pratiche edilizie, con accuse di corruzione e falsificazione, che coinvolgono anche il sindaco Sala e il direttore generale Christian Malangone, secondo quanto scritto dai pubblici ministeri.
Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza ha eseguito numerose acquisizioni documentali negli uffici comunali e 24 perquisizioni domiciliari, coinvolgendo anche il famoso architetto Stefano Boeri, già indagato in precedenti procedimenti.
Nel contesto politico, l’opposizione di centrodestra, in particolare Fratelli d’Italia e la Lega, hanno chiesto le dimissioni del sindaco Sala, denunciando un “sistema compromesso” e “immobilismo amministrativo”. Il Partito Democratico ha adottato un atteggiamento più cauto, con esponenti che auspicano un chiarimento completo e un percorso di riorganizzazione in corso nell’amministrazione.
In questa fase delicata, Milano si prepara anche ad affrontare le sfide legate all’organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026, evento che richiede trasparenza e efficienza nella gestione urbanistica e delle opere pubbliche.





