Le parole di Monguzzi accendono il dibattito a Milano: divisioni tra comunità ebraica e attivisti ProPal, tensioni crescenti tra manifestazioni e politica locale.
Milano, 29 giugno 2025 – Domenica pomeriggio in Piazza San Babila a Milano ha visto la consueta mobilitazione in solidarietà con il popolo palestinese, posticipata di un giorno per non sovrapporsi al ‘Milano Pride’. La manifestazione, organizzata da gruppi ProPal, si è accesa nuovamente sulla questione del conflitto israelo-palestinese e delle parole del sindaco Beppe Sala riguardo al rischio antisemitismo durante le proteste.
Le critiche di Carlo Monguzzi alle dichiarazioni del sindaco Sala
Carlo Monguzzi, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra al Comune di Milano, ha espresso un netto dissenso sulle affermazioni del sindaco Sala. “A me dà fastidio tirare fuori l’antisemitismo, è la cosa più ridicola e devastante”, ha dichiarato Monguzzi. Secondo il consigliere, la critica rivolta a Netanyahu non ha nulla a che vedere con l’antisemitismo, bensì con “il genocidio dei palestinesi” causato dalle azioni dell’esercito israeliano. Monguzzi ha sottolineato come episodi isolati di vandalismo, come il disegno di una svastica, non rappresentino il sentimento generale della manifestazione, che invece denuncia un massacro.
Il consigliere ha poi rivolto un appello al sindaco Sala: “Decidi da che parte stare: o stai con un genocidio o stai con il popolo palestinese. Scegli l’umanità contro la barbarie dell’imperialismo e del sionismo, allontanati dagli accordi con Tel Aviv”. Queste parole riflettono una posizione radicale di condanna verso la politica israeliana e una richiesta di maggiore coerenza da parte delle istituzioni milanesi.
Le tensioni tra solidarietà palestinese e comunità ebraica
Durante la manifestazione, è emersa anche la tensione tra la comunità ebraica di Milano e i movimenti di solidarietà palestinese. La comunità ebraica ha infatti deciso di non partecipare al Milano Pride, a seguito di dissapori legati alle posizioni critiche verso Israele espresse durante le proteste. Elio, attivista del Csa Vittoria, ha denunciato come alcune cooperative abbiano fatto marcia indietro dopo aver espresso solidarietà al popolo palestinese, a causa delle accuse di antisemitismo provenienti dalla comunità ebraica milanese.
Questa situazione evidenzia un clima di forte polarizzazione nella città, dove la manifestazione per i diritti LGBTQ+ si intreccia con questioni geopolitiche delicate, alimentando dibattiti acceso tra sostenitori delle diverse cause.
L’appuntamento con il Milano Pride 2025, che si tiene tradizionalmente nel mese di giugno, ha dunque rappresentato un momento di confronto non solo sui diritti civili, ma anche sulle complesse relazioni internazionali che coinvolgono la città, riflettendo tensioni e posizioni politiche che si riverberano anche sul piano locale.
Fonte: Nicoletta Totaro - Milano, manifestanti ProPal: "Rischio antisemitismo? Sala prendi posizione"





