Attivisti in piazza a Milano denunciano campagne mediatiche diffamatorie e rilanciano il confronto sui limiti della libertà di stampa e sulla rappresentazione politica.
Milano, 10 luglio 2025 – Questa mattina si è svolto un acceso presidio in via dell’Aprica, davanti alle sedi dei quotidiani Il Giornale e Libero, organizzato da attivisti di Potere al Popolo e Cambiare Rotta. La manifestazione nasce dalla protesta contro quella che i partecipanti definiscono una campagna diffamatoria e di criminalizzazione portata avanti dai due giornali nei loro confronti negli ultimi due anni.
Le accuse di Potere al Popolo contro Il Giornale e Libero
Bianca Tedone, portavoce milanese di Potere al Popolo, ha denunciato che “In questi due anni hanno portato avanti una campagna diffamatoria sistematica e costante nei nostri confronti, definendoci terroristi, violenti o cercando di ridicolizzare le battaglie che portiamo avanti dalla parte dei lavoratori”. Secondo Tedone, Libero e Il Giornale avrebbero contribuito a creare “un terreno ideale per queste operazioni di criminalizzazione”.
Durante il presidio, il giornalista di Libero, Filippo Facci, ha tentato un dialogo con i manifestanti, ma la risposta è stata dura: “Voi del Giornale e di Libero avete le vostre scrivanie sporche di sangue”, è stato detto dai manifestanti. Nel corso della protesta sono state strappate copie dei due quotidiani e esposti cartelli con i volti di noti giornalisti, tra cui Mario Sechi, Daniele Capezzone (direttore responsabile ed editoriale di Libero) e Alessandro Sallusti (direttore responsabile de Il Giornale), accompagnati dalla scritta “Al servizio della menzogna”.
La replica di Alessandro Sallusti
Intercettato fuori dalla sede, Alessandro Sallusti ha definito le proteste “sempre legittime”, ma ha sottolineato come la situazione gli abbia suscitato “più tenerezza che paura”. Ha inoltre criticato la mancanza di reazioni da parte di chi si presenta come paladino della libertà di stampa: “Più dei ragazzi, mi ha fatto paura il fatto che nessuno dei campioni mondiali della libertà di stampa abbia detto che andare a zittire un giornale non è bello”.
Sallusti ha infine risposto direttamente alle accuse: “Se c’è qualcuno che ha le mani sporche di sangue sono i loro amici palestinesi”. Il direttore, noto per la sua lunga carriera nel giornalismo italiano, attualmente guida Il Giornale dal settembre 2023, dopo un percorso che lo ha visto coinvolto anche nella direzione di Libero e in diverse controversie giudiziarie.
Bianca Tedone: un profilo della portavoce di Potere al Popolo
La giovane comunista Bianca Tedone, 28 anni, laureata in Giurisprudenza e candidata sindaca di Milano per Potere al Popolo, è conosciuta per il suo attivismo sociale e politico. Oltre a lavorare nell’amministrazione universitaria, Tedone si impegna con la Brigata Abd Elsalam, un gruppo che distribuisce pacchi alimentari alle famiglie bisognose del quartiere Corvetto. È contraria alla candidatura di Milano alle Olimpiadi 2026, definendola un “eventificio” che genera precarietà e cementificazione.
Tedone si distingue per una visione radicale e inclusiva, critica verso il femminismo elitario e attenta a dare voce alle categorie più fragili della società, comprese le donne oppresse da sistemi patriarcali e le fasce popolari della città. La sua figura è emblematica del profilo politico di Potere al Popolo, forza di nicchia ma determinata a rappresentare interessi sociali alternativi nel panorama milanese.
La vicenda di oggi si inserisce in un clima di tensione tra le forze politiche di sinistra e alcuni media conservatori, con accuse reciproche e manifestazioni pubbliche che evidenziano le profonde divisioni nel dibattito pubblico italiano contemporaneo.
Fonte: alanews - Milano, Potere al Popolo contro Libero e Il Giornale: "Avete le scrivanie sporche di sangue"





