Milano, 27 luglio 2025 – Nel cuore pulsante di Milano, decine di cittadini si sono riuniti questa sera in piazza Duomo per un flash-mob dal forte impatto simbolico e sonoro, volto a denunciare la grave situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. L’iniziativa, denominata “Gaza muore di fame. Disertiamo il silenzio”, ha visto protagonisti manifestanti armati di pentole, mestoli, coperchi e percussioni, con l’obiettivo di fare rumore e rompere il silenzio internazionale sulla crisi alimentare che affligge la popolazione gazawi.
Flash-mob a Milano e in tutta Italia per Gaza
Il presidio si è svolto non solo a Milano, capoluogo lombardo e seconda città più popolosa d’Italia con oltre 1,3 milioni di abitanti, ma anche in decine di altre piazze italiane, creando una rete di protesta coordinata e partecipata. La scelta di piazza Duomo, luogo simbolo della città metropolitana di Milano, ha conferito all’evento un significato ancora più rilevante, coinvolgendo anche i numerosi passanti e turisti presenti in una delle aree più frequentate e rappresentative del capoluogo lombardo.
La manifestazione ha puntato i riflettori sull’assedio di Gaza, che dura ormai da più di un anno e mezzo, causando una gravissima carestia che mette a rischio la vita di centinaia di migliaia di persone. Situata sulla costa del Mediterraneo, la Striscia di Gaza ospita circa 590 mila abitanti, con una densità abitativa tra le più alte al mondo, dove la popolazione giovane è predominante. La città, con un’economia fortemente dipendente dall’agricoltura, subisce gli effetti di un blocco che limita l’accesso ai beni di prima necessità, aggravando la crisi alimentare.
Il contesto internazionale e l’appello per la pace
Parallelamente alla mobilitazione popolare, la scena internazionale continua a seguire con attenzione la situazione nella Striscia. Recentemente, il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco duraturo e di un rilancio della soluzione a due stati, sottolineando che Gaza appartiene al popolo palestinese e che ogni cambiamento forzato dello status quo non farà che generare ulteriore caos. Il sostegno a iniziative di pace promosse da paesi arabi e l’incremento degli aiuti umanitari sono indicati come passi fondamentali per alleviare le sofferenze della popolazione locale e consentire la ricostruzione di Gaza.
Milano, città di grande rilievo economico, culturale e sociale, si pone così come palcoscenico di un messaggio civile che vuole farsi ascoltare a livello nazionale e internazionale, unendo voci e strumenti per denunciare una crisi umanitaria che coinvolge migliaia di vite innocenti. L’iniziativa “Gaza muore di fame. Disertiamo il silenzio” rappresenta un richiamo forte e corale a non dimenticare e a mobilitarsi per la pace e la giustizia nella regione mediorientale.





