Milano, 30 luglio 2025 – Nel pomeriggio di oggi un gruppo di manifestanti, tra cui cittadini ebrei e israeliani residenti in Italia, si è radunato sotto la sede del consolato americano a Milano per esprimere una ferma condanna contro l’operato del governo di Israele guidato da Benjamin Netanyahu. L’iniziativa, promossa sotto la sigla “Mai indifferenti. Voci ebraiche per la pace”, ha visto la partecipazione di decine di persone che hanno denunciato la situazione nella Striscia di Gaza e la politica di occupazione nella West Bank.
Protesta a Milano contro la politica israeliana
Tra i partecipanti si è distinta la figura di Tanya Jones, cittadina israeliana da anni residente a Milano, che ha indossato una maglietta con la scritta “Democrazia e occupazione non possono coesistere”. Jones ha dichiarato che, sebbene l’occupazione non sia iniziata con Netanyahu, il governo attuale ha portato la disumanizzazione del popolo palestinese a livelli estremi, sostenendo che “Israele sta portando avanti davanti agli occhi di tutti un genocidio a Gaza e un regime di apartheid nella West Bank”. L’attivista ha sottolineato che questa cultura di eliminazione non può essere considerata parte dell’identità ebraica.
Jones ha inoltre criticato le posizioni delle comunità ebraiche della diaspora, definendole “voci dannose” sia per gli ebrei che vivono fuori da Israele sia per Israele stesso, e ha affermato che è necessario fermare queste dinamiche. Il tema dell’antisemitismo è stato affrontato con riferimento all’aggressione subita recentemente da un turista ebreo francese in un Autogrill vicino a Milano. Jones ha spiegato che, pur essendo presente un clima anti-israeliano che può sfociare in estremismi, non si può banalizzare ogni critica a Israele come antisemitismo, perché ciò distoglie l’attenzione dal vero pericolo rappresentato dall’antisemitismo autentico.
Tanya Jones e la sua vita a Milano
Tanya Jones, fashion editor di rilievo a Milano, ha scelto la città come sua casa, costruendo qui una vita e una famiglia. Originaria di Tel Aviv, ha raccontato in diverse interviste la trasformazione che ha visto nella metropoli lombarda, da una città inizialmente chiusa e conservatrice a un luogo più aperto e dinamico, con iniziative culturali e sociali in crescita. Residente nel quartiere di Porta Venezia, Jones apprezza la vivacità, la multiculturalità e l’inclusività del suo ambiente, che offre una varietà di esperienze, dai parchi frequentati agli eventi culturali, senza dimenticare la ricca proposta culinaria.
Il suo impegno civile e la visione critica verso le politiche del governo israeliano si inseriscono in un contesto di dialogo e partecipazione attiva nella società milanese, dove la comunità ebraica si confronta con le sfide attuali legate sia al conflitto in Medio Oriente sia al fenomeno dell’antisemitismo in Europa.
Questa manifestazione a Milano rappresenta una voce di dissenso all’interno della stessa comunità ebraica, che si unisce al dibattito internazionale sulla situazione in Israele e Palestina, mettendo in luce le tensioni che attraversano non solo i territori coinvolti, ma anche le comunità di origine sparse nel mondo.
Fonte: Roberto Smaldore - Milano, ebrei in piazza contro Israele: "Israele sta portando avanti un genocidio a Gaza"





