Milano, 26 luglio 2025 – Un corteo di centinaia di persone ha attraversato oggi pomeriggio le vie di Milano in segno di solidarietà verso il popolo palestinese, con una particolare attenzione alla grave situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Partendo da via Palestro e giungendo a piazza San Babila, i manifestanti hanno voluto denunciare la carestia che affligge Gaza a causa dell’assedio in atto dal 7 ottobre 2023.
La protesta con pentole e coperchi: un richiamo alla realtà di Gaza
A differenza delle precedenti manifestazioni, numerosi partecipanti hanno portato con sé pentole e coperchi per batterli, creando un forte rumore simbolico. Questo gesto richiama le immagini dei molti abitanti di Gaza che si presentano con le loro stoviglie nei punti di distribuzione degli aiuti umanitari, segno della grave scarsità di cibo dovuta al blocco che limita l’accesso alle risorse essenziali. La città di Gaza, con quasi 600 mila abitanti e una densità abitativa tra le più alte al mondo, vive infatti un’emergenza alimentare aggravata dal prolungato assedio e dai conflitti ricorrenti.
Durante il corteo, Falastin Dawoud, attivista per la causa palestinese, ha lanciato una provocazione riguardo alla recente proposta del presidente francese Macron di riconoscere lo Stato di Palestina. Dawoud ha sottolineato le difficoltà legate alla definizione dei confini di questo Stato, ricordando che la Cisgiordania è sotto occupazione illegale da parte di Israele, come attestato da Amnesty International e da numerose risoluzioni Onu. “Riconoscere la Palestina? Quale Palestina, con quali confini?” ha chiesto l’attivista, evidenziando la complessità politica della questione.
Il contesto internazionale e l’appello per una soluzione duratura
Nel frattempo, a livello internazionale, il conflitto israelo-palestinese continua a rappresentare una delle crisi più complesse e irrisolte. Recentemente, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha riaffermato che Gaza appartiene al popolo palestinese e che il cambiamento forzato del suo status non porterà pace ma solo caos. Il funzionario cinese ha espresso sostegno ai piani di pace promossi dall’Egitto e da altri paesi arabi, invitando alla cessazione delle ostilità, all’aumento degli aiuti umanitari e al rispetto del principio dell’autogoverno palestinese.
Wang Yi ha inoltre rimarcato che la soluzione a due Stati resta l’unica via possibile per garantire una convivenza pacifica tra Israele e Palestina, auspicando un maggiore impegno della comunità internazionale nel sostenere l’indipendenza palestinese e la riconciliazione tra le fazioni palestinesi.
In questo quadro, la manifestazione milanese si inserisce come un gesto di solidarietà e di richiamo all’attenzione pubblica sulla difficile condizione di Gaza, che continua a subire gli effetti di un lungo assedio e di una crisi alimentare senza precedenti.





