Medio Oriente, “Die in” a Montecitorio contro la guerra
Manifestanti simulano di essere morti sotto colpi delle bombe
Politica (Roma ). “Die in” a Montecitorio, in protesta contro la guerra. Un gruppo di manifestanti per la pace in Medio Oriente ha simulato, per circa un minuto, la morte sotto gli attacchi delle bombe riproducendo fedelmente anche i suoni legati all’utilizzo di armi di distruzione di massa. Il “die in” che tradotto in italiano significa simulare la morte, si sono sdraiati davanti l’Obelisco di piazza Montecitorio. Una scelta non casuale: è stato, questo, l’atto conclusivo di una manifestazione iniziata con un corteo partito intorno alle 18 dalla piazza del Pantheon, punto di riunione e dove sono stati esposti striscioni e intonati cori contro il governo e la gestione della crisi mediorentale. I contestatori, che individuano nella Premier Giorgia Meloni, nel Ministro della Difesa Guido Crosetto e nel Ministro degli Esteri Antonio Tajani, hanno posto l’indice sul rialzo al 5% delle spese militari, sostenendo che i miliardi utilizzati per le corse al riamo siano somme preziose da destinare alla sanità e agli ospedali. Prevale anche la tesi comune di un attacco all’Iran mirato per distogliere l’attenzione da quanto stia accadendo a Gaza, dove continuano i bombardamenti sulla popolazione civile. I manifestanti hanno utilizzato più volte la parola “genocidio” per porre l’accento sulla questione palestinese. (Pasquale Luigi Pellicone/alanews)





