Il rapporto punta il dito sull’impatto delle recenti norme repressive: pene più dure aumentano i detenuti, mentre urge una svolta verso politiche di prevenzione e diritti umani.
Roma, 26 giugno 2025 – È stata presentata oggi alla Camera dei Deputati, nel corso di una conferenza stampa, la quindicesima edizione del Libro Bianco sulle droghe intitolato Il gioco si fa duro. Il rapporto, di natura indipendente, è stato promosso da un ampio cartello di associazioni e organizzazioni tra cui La Società della Ragione, Forum Droghe, Antigone, CGIL, CNCA, Associazione Luca Coscioni, ARCI, LILA, con l’adesione di numerosi altri soggetti impegnati nel campo dei diritti civili e della giustizia sociale.
La situazione carceraria e gli effetti della normativa italiana sulle droghe
Il rapporto, presentato in occasione della Giornata mondiale sulle droghe del 26 giugno, offre un’analisi dettagliata dei dati aggiornati al 2024 riguardanti gli effetti della cosiddetta war on drugs sul sistema penale e penitenziario italiano. Dai dati emerge con forza come le carceri italiane siano ormai al limite della capienza, una situazione aggravata dalle politiche legislative degli ultimi anni.
In particolare, Riccardo Magi, segretario di +Europa e deputato, ha evidenziato che «le carceri italiane scoppiano» a causa delle norme introdotte con i decreti Caivano e dl sicurezza, che hanno di fatto incrementato gli ingressi grazie all’inasprimento delle pene. Magi ha sottolineato la contraddizione insita nel modello italiano: «L’ossessione di Mantovano è quella di salvare le persone per punirle duramente», indicando come la strategia di contrasto alle droghe si traduca in una maggiore pressione sul sistema carcerario piuttosto che in politiche di prevenzione o di supporto sociale.
Un fronte ampio e articolato di associazioni promotrici
Il Libro Bianco è frutto di una collaborazione estesa che coinvolge enti e realtà che da anni si occupano di politiche sulle droghe, diritti umani e riforme della giustizia. Tra i promotori figurano associazioni storiche come Antigone, impegnata nella tutela dei diritti dei detenuti, e la Associazione Luca Coscioni, nota per le sue battaglie per la libertà di ricerca scientifica e per i diritti civili.
Il rapporto offre inoltre approfondimenti sul contesto internazionale, mettendo a confronto i diversi modelli di regolamentazione e le politiche adottate in vari Paesi, con un focus critico sull’approccio repressivo italiano che appare sempre più insostenibile sia dal punto di vista sociale che economico.
Riccardo Magi, che dal febbraio 2023 è segretario di +Europa e si distingue per il suo impegno nel campo delle riforme civili e della legalizzazione della cannabis, continua così a denunciare le conseguenze della normativa vigente, proponendo una riflessione urgente sulle strategie da adottare per affrontare il fenomeno delle droghe in Italia con approcci più efficaci e rispettosi dei diritti umani.
Fonte: Davide Di Carlo - Presentato il libro bianco sulle droghe. Magi: "Carceri piene per modello Caivano e dl sicurezza"





