Landini critica la crescita delle spese militari, evidenziando rischi per i servizi pubblici e invocando priorità a lavoro, diritti sociali e soluzioni diplomatiche ai conflitti.
Firenze, 27 giugno 2025 – In occasione della Festa Fiom di Firenze, Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha espresso critiche riguardo all’aumento della spesa militare, sottolineando come questa scelta non contribuisca a migliorare la sicurezza nel Paese né in Europa.
La posizione di Landini sull’aumento della spesa militare
Durante un dibattito sulla pace, Landini ha affermato: “La sicurezza in un Paese, ma anche in Europa, non si fa attraverso un aumento della spesa delle armi, perché questa cosa in realtà porterà a un taglio di altre spese, soprattutto in un Paese indebitato come il nostro”. Il segretario CGIL ha evidenziato che, con i dati attuali, entro dieci anni si spenderà più per le armi che per la sanità pubblica, un fatto che significherebbe un ridimensionamento dei servizi essenziali come la sanità e l’istruzione.
Secondo Landini, la vera sicurezza si ottiene risolvendo i problemi concreti dei cittadini, come il lavoro e la tutela sociale, con un ritorno alla centralità della politica e della diplomazia. Ha inoltre sottolineato come stia invece emergendo una pericolosa centralità della guerra e dell’uso della forza, accompagnata dalla messa in discussione del diritto internazionale e del diritto in generale.
L’emergenza nel Medio Oriente e la richiesta di cessate il fuoco
Landini ha inoltre definito come “prima emergenza” la stabilizzazione della tregua nel Medio Oriente, esprimendo la necessità di estendere il cessate il fuoco anche ai territori palestinesi di Gaza. “Credo che questo sia un primo punto fondamentale, visto che siamo di fronte a uno sterminio che non si ferma e che continua”, ha aggiunto.
Il leader sindacale ha chiesto che vengano prese posizioni forti, comprese sanzioni nei confronti di Israele qualora non si rispettino gli accordi di cessate il fuoco. In questo contesto, la sua dichiarazione si inserisce in un quadro di crescente attenzione verso il conflitto israelo-palestinese, che vede la Palestina rivendicare sovranità su Cisgiordania e Striscia di Gaza, territori parzialmente occupati e teatro di tensioni internazionali persistenti.
Il profilo di Maurizio Landini
Maurizio Landini, nato a Castelnovo ne’ Monti nel 1961, è segretario generale della CGIL dal 24 gennaio 2019, dopo aver guidato la FIOM dal 2010 al 2017. Sindacalista di lungo corso, noto per il suo stile politico di matrice socialista e per la sua capacità di rappresentare le istanze dei lavoratori, Landini ha spesso assunto posizioni critiche rispetto alle politiche di austerità e alle riforme del lavoro.
Il suo intervento alla Festa Fiom si inserisce in una più ampia riflessione riguardante le priorità di spesa pubblica in un’Italia ancora fortemente indebitata e con numerose sfide sociali da affrontare. In particolare, il richiamo a un modello di sicurezza fondato su lavoro, salute e diritti sociali rappresenta un chiaro segnale politico in un momento di tensioni internazionali e di discussione sulla politica di difesa nazionale ed europea.





