Lampedusa, 14 agosto 2025 – Le parole di Luca Casarini, capo missione di Mediterranea Saving Humans, tornano a scuotere il dibattito sull’immigrazione dopo la tragedia avvenuta nella notte tra il 12 e il 13 agosto al largo di Lampedusa. Due imbarcazioni cariche di migranti si sono rovesciate a circa 14 miglia dall’isola, causando almeno 27 vittime, tra cui una neonata e diversi adolescenti. I sopravvissuti sono 60, mentre restano ancora dispersi tra una decina e oltre trenta persone, secondo fonti diverse. La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per naufragio colposo e i corpi recuperati sono in fase di identificazione.
Casarini accusa Meloni e Piantedosi: “Smettano di collaborare con i trafficanti”
“Dico solo al ministro Matteo Piantedosi e alla premier Giorgia Meloni: smettano di collaborare con i trafficanti di esseri umani se davvero vogliono combatterli”, ha dichiarato con fermezza Luca Casarini. Il riferimento è diretto a figure come Al Masri, capo di una rete di trafficanti, la cui collaborazione con il governo è stata definita “proficua” dallo stesso capo dell’Aise. Casarini sottolinea che, se la lotta contro i trafficanti è una priorità dichiarata dall’esecutivo, allora bisogna interrompere ogni tipo di rapporto o accordo con i loro capi.
Queste parole assumono particolare peso in un contesto segnato da tragedie ricorrenti lungo la rotta centrale del Mediterraneo, una delle più pericolose al mondo, dove la prevenzione e i soccorsi appaiono sempre più urgenti.
Il ruolo di Matteo Piantedosi nel governo Meloni e le controversie recenti
Matteo Piantedosi, in carica come ministro dell’Interno dal 22 ottobre 2022 nel governo guidato da Giorgia Meloni, è figura centrale nella gestione delle politiche migratorie italiane. Nato a Napoli nel 1963, ha una lunga carriera nella pubblica amministrazione, ricoprendo ruoli di rilievo come prefetto di Roma e capo di gabinetto al Ministero dell’Interno. Nel suo mandato ministeriale ha promosso decreti legge che limitano le attività delle organizzazioni non governative impegnate nei soccorsi in mare, provvedimenti che hanno ricevuto critiche dal Consiglio d’Europa e dall’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati.
Nel 2025, Piantedosi è stato coinvolto in un procedimento giudiziario legato al rilascio e successiva espulsione di Usāma al-Maṣrī, un dirigente di una milizia libica accusato dalla Corte penale internazionale dell’Aja. L’inchiesta ha portato all’iscrizione di Piantedosi nel registro degli indagati per concorso in favoreggiamento personale aggravato e peculato aggravato, con il Tribunale dei Ministri che ha chiesto l’autorizzazione a procedere alla Camera dei Deputati.
Il quadro politico e giudiziario che circonda il ministro rende ancora più acceso il dibattito sulle strategie adottate dal governo italiano in materia di immigrazione e sicurezza nazionale, soprattutto alla luce di tragedie come quella recente a Lampedusa.
Fonte: Stefano Chianese - Lampedusa, Casarini (Mediterranea): "Meloni e Piantedosi smettano di collaborare con trafficanti"





