Iran, il sit-in davanti l’ambasciata Usa a Roma: “Israele e America fabbriche di terrorismo”
Bandiere libanesi, palestinesi e iraniane assieme a quelle degli Hezbollah
Politica (Roma). In tanti hanno risposto all’appello della Rete contro il riarmo e sono scesi in piazza a Roma per protestare davanti l’ambasciata degli Stati Uniti dopo gli attacchi americani all’Iran. Cori contro gli States e Israele hanno accompagnato il sit-in. Tante le bandiere dei paesi arabi come Libano, Palestina e Iran, vicine ai tanti vessilli del partito di Dio libanese: gli Hezbollah. Una manifestazione organizzata per chiedere la fine della guerra in Medio Oriente e per fermare il riarmo proposto dall’Europa. “Gli USA attaccando l’Iran hanno deciso di portare avanti una guerra a livello internazionale – spiega Beatrice Gamberini di Pap -. Stanno sostenendo Israele che è un pericolo per l’umanità”. All’appuntamento sotto l’ambasciata, organizzato per ribadire anche la necessità di uscire dalla NATO, era presente l’Usb. “C’è il pericolo dell’utilizzo delle basi USA in Italia – rimarca Guido Lutrario dell’esecutivo del sindacato -. Noi vogliamo che il nostro Paese sia neutrale”. Presenti anche le sigle palestinesi. “Gli USA ed Israele sono fabbriche di terrorismo”, tuona Maya Issa dei giovani palestinesi. (Davide Di Carlo/alanews)
Fonte: Davide Di Carlo - Iran, il sit-in davanti l'ambasciata Usa a Roma: "Israele e America fabbriche di terrorismo"





