L’ex assessore, coinvolto nell’indagine sulla gestione urbanistica milanese, ha risposto al giudice e chiesto la sospensione per garantire trasparenza all’ente.
Milano, 23 luglio 2025 – È terminato da poco l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari (gip) Mattia Fiorentini dell’ex assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, coinvolto nell’inchiesta sulla gestione dell’urbanistica milanese. L’ex assessore ha risposto per circa un’ora e mezza alle domande del gip, durante un confronto che ha visto anche la conferma da parte della Procura della richiesta di arresti domiciliari nei suoi confronti. Tancredi ha inoltre formalizzato la richiesta di sospensione dall’incarico di dirigente comunale.
L’interrogatorio e la richiesta di sospensione
L’interrogatorio si è svolto in un clima di grande attenzione, vista l’importanza del ruolo ricoperto da Tancredi, architetto e dirigente apicale con una lunga esperienza nella pianificazione urbana milanese. Nel corso dell’incarico aveva seguito progetti strategici come Porta Nuova, City Life, Expo 2015, MIND, la Darsena e la riqualificazione degli ex scali ferroviari. Nonostante la gravità dell’indagine, l’ex assessore ha risposto puntualmente alle domande del gip senza rilasciare dichiarazioni al termine dell’udienza.
La sua richiesta di sospensione dall’incarico nasce dalla volontà di fare chiarezza e di non interferire con le attività amministrative del Comune, anche se non ha negato di sentirsi amareggiato e deluso dal clima politico creatosi intorno alla vicenda, soprattutto per la posizione di alcune forze di maggioranza.
La reazione politica e il futuro della giunta
La tensione politica a Milano si è fatta sentire anche fuori da Palazzo Marino, dove un presidio di protesta e transenne ha impedito a manifestanti di entrare nel Consiglio comunale. Il sindaco Beppe Sala, indagato nella stessa inchiesta, ha voluto rassicurare la città con un intervento in aula nel quale ha dichiarato con forza: “Le mie mani sono pulite” e ha escluso categoricamente l’ipotesi delle dimissioni, annunciando la volontà di proseguire il mandato con passione e determinazione.
Intanto, le dimissioni di Tancredi hanno aperto un confronto interno alla maggioranza sulla sostituzione dell’assessore. Il Partito Democratico, principale forza della giunta, spinge per una figura di discontinuità. Tra i nomi più accreditati per il rimpasto c’è quello di Elena Granata, docente del Politecnico di Milano ed esperta di analisi urbana.
La vicenda ha inoltre acceso il dibattito politico tra le forze di opposizione e alleate, con tensioni evidenti e richieste di cambiamento. Il Pd ha ribadito il proprio sostegno al sindaco Sala, sottolineando l’esigenza di rispondere ai nuovi bisogni della città, mentre la Lega e Fratelli d’Italia hanno duramente criticato la gestione della giunta e chiesto un ritorno anticipato alle urne.
L’inchiesta sull’urbanistica continua a rappresentare un nodo cruciale per il futuro amministrativo di Milano, con gli interrogatori dei protagonisti ancora in corso e le decisioni del gip attese nelle prossime settimane.
Fonte: Nicoletta Totaro - Inchiesta urbanistica, Tancredi risponde alle domande del gip per un'ora e mezza





