Roma, 24 luglio 2025 – Una giornata di riflessione e impegno quella vissuta al Quirinale, dove il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), Gabriele Gravina, ha incontrato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme alla Nazionale femminile di calcio, reduce dall’Europeo Women. In un momento in cui si celebra non una vittoria sportiva, ma un messaggio di passione e dedizione, Gravina ha commentato con enfasi l’attaccamento dimostrato dalle atlete e il valore simbolico dell’evento.
Il messaggio di Mattarella e il valore del calcio femminile
Nel corso dell’incontro al Quirinale, Gravina ha definito questa giornata “speciale”, sottolineando come l’onore di ricevere il capo dello Stato rappresenti un riconoscimento non solo sportivo, ma anche sociale. Il presidente della Repubblica, in carica dal 2015 e rieletto nel 2022, è noto per il suo sostegno alle istituzioni sportive e al valore educativo dello sport. La Nazionale femminile, pur non avendo conquistato il titolo, ha mostrato “attaccamento e orgoglio” che hanno conquistato il cuore degli italiani.
Gravina ha evidenziato inoltre come la semifinale europea abbia catalizzato l’attenzione di oltre 4 milioni di spettatori, un dato “eccezionale soprattutto in piena estate”, dimostrando l’importanza crescente del calcio femminile in Italia. “Le ragazze hanno fatto da traino, sono state un meraviglioso spot per tutto il movimento”, ha dichiarato, ribadendo che la crescita di questo settore non si basa sui salari, “non è una questione di salari, ma di allargare la base”.
VAR e prospettive per il calcio italiano
Durante il suo intervento, Gravina ha affrontato anche il tema del VAR, in particolare riguardo al rigore decisivo non assegnato grazie alla tecnologia. Pur sottolineando la necessità di rispettare i protocolli, ha definito “incoerente non usare la tecnologia quando può evitare un errore evidente”. Questo richiamo alla modernizzazione e alla maggiore efficacia degli strumenti tecnici rappresenta una delle priorità per migliorare l’esperienza calcistica e l’equità delle decisioni arbitrali.
Parallelamente, il presidente della FIGC, rieletto nel febbraio 2025 con quasi il 99% dei consensi, continua a essere una figura centrale nel calcio italiano, nonostante le recenti difficoltà e le polemiche legate alla sua gestione, tra cui un’inchiesta giudiziaria ancora in corso. Gravina ha dichiarato di non temere “l’inchiesta” e di mantenere “fiducia nella giustizia”, confermando la volontà di proseguire nel proprio mandato con dedizione e trasparenza.
Con una carriera che ha visto il presidente guidare la FIGC dal 2018 e ricoprire anche la carica di vicepresidente UEFA, Gravina punta a consolidare lo sviluppo del calcio italiano non solo a livello professionistico, ma soprattutto nelle fondamenta del movimento, promuovendo un ampliamento della base e un futuro più inclusivo per il calcio femminile e giovanile.
Fonte: Marco Vesperini - Calcio, Gravina: "Salari? Non sono quello il problema, serve ampliare la base"





