Milano, 14 agosto 2025 – La comunità del Gratosoglio si stringe nel dolore per la tragica morte di Cecilia De Astis, 71enne investita e uccisa da un’auto rubata guidata da quattro minori rom. Durante i funerali della donna, il parroco Don Paolo Steffano ha lanciato un appello forte e chiaro: “Non servono parole o rabbia, servono fatti concreti”.
Il dramma del furto e dell’incidente
L’episodio ha scosso profondamente il quartiere. La Citroen Ds4 bianca, appartenente a una famiglia di turisti francesi, è stata rubata dopo essere stata parcheggiata in via Fratelli Fraschini, Gratosoglio. I proprietari, partiti da Strasburgo, avevano lasciato l’auto durante la loro visita a Milano, trovandola sparita al loro ritorno. Sedici ore più tardi, la vettura è stata individuata a un chilometro dal loro B&B, ma purtroppo coinvolta in un incidente mortale.
Secondo le ricostruzioni della Polizia locale, guidata dal comandante Gianluca Mirabelli, un ragazzo di 11-13 anni alla guida, insieme ad altri tre coetanei, ha perso il controllo dell’auto in via Saponaro, sbandando e travolgendo Cecilia De Astis mentre camminava sul marciapiede. La donna è morta quasi sul colpo, nonostante il tentativo di salvarla al Niguarda. I quattro minori sono fuggiti a piedi, abbandonando l’auto, e sono ora ricercati, con le telecamere di sorveglianza che hanno ripreso la dinamica e la fuga. Tre di loro sono stati collocati in comunità protette, mentre il quarto risulta irreperibile.
La voce del parroco e la comunità sotto choc
Durante l’omelia funebre nella chiesa di San Barnaba, Don Paolo Steffano ha sottolineato l’importanza di una risposta concreta: “Dai diamanti non nasce niente. Dal letame nascono i fiori. Qui al Gratosoglio non abbiamo diamanti, ma abbiamo molti fiori da coltivare”. Ha invitato a evitare “scatti di rabbia” e “discorsi sterili”, puntando sul bisogno urgente di fatti concreti per il quartiere. Il parroco, noto per il suo impegno sociale nelle periferie milanesi, ha evidenziato come la soluzione non risieda negli slogan o nello scaricabarile istituzionale, ma in interventi reali e duraturi.
Don Paolo è una figura di riferimento anche per le sue numerose attività sociali nel territorio, tra cui l’oratorio, il centro Caritas, e varie iniziative di integrazione, che coinvolgono una popolazione multietnica e spesso fragile. Il quartiere vive infatti una situazione di forte disagio, con problemi di povertà, spaccio, violenza e marginalità, come evidenziato anche dal sacerdote in altre interviste.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha espresso vicinanza ai familiari della vittima, incontrando i figli di Cecilia De Astis, mentre l’assessora Gaia Romani ha partecipato ai funerali. La comunità rimane scossa, ma il messaggio del parroco invita a riflettere e agire affinché tragedie simili non si ripetano più.
Fonte: Alessia Arrigo - Incidente Gratosoglio, il parroco: "Non serve parlare, servono fatti concreti"





