Approvata dal Senato la separazione delle carriere: la riforma punta a maggiore imparzialità, processi più rapidi e un contesto favorevole per economia e cittadini.
Roma, 22 luglio 2025 – Una tappa significativa è stata raggiunta nel percorso di riforma della giustizia italiana con l’approvazione, in seconda lettura al Senato, del disegno di legge sulla separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti. Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Affari Esteri, ha commentato a margine del voto l’importanza storica di questo momento, sottolineando il legame della riforma con l’eredità politica di Silvio Berlusconi.
Una riforma attesa e dedicata a Berlusconi
Antonio Tajani ha definito la giornata “storica” per Forza Italia, evidenziando come la riforma rappresenti il raggiungimento di un obiettivo a lungo perseguito da Silvio Berlusconi, fondatore del partito e figura centrale della politica italiana degli ultimi decenni. “Questa riforma è a servizio dei cittadini, garantisce un processo equo e uguale per tutti e valorizza il ruolo del giudice giudicante”, ha affermato Tajani. Il vicepremier ha sottolineato l’importanza della fine delle correnti all’interno della magistratura e ha voluto dedicare l’approvazione del ddl proprio alla memoria di Berlusconi, scomparso il 12 giugno 2023.
La riforma, secondo Tajani, non è una misura contro la magistratura, bensì un riconoscimento ai magistrati che operano con serietà e dedizione, al servizio esclusivo della legge. “Ogni cittadino, entrando in aula di tribunale, si sentirà finalmente garantito”, ha aggiunto, rimarcando anche i benefici attesi in termini di rapidità dei processi. Tajani ha infine evidenziato l’impatto positivo che la riforma potrà avere anche sull’economia italiana, puntando a un quadro più ampio di riforme per la giustizia civile, “una giustizia lumaca che ci costa 2-3 punti di Pil”.
Il contesto politico e il ruolo di Forza Italia
Silvio Berlusconi, noto imprenditore e politico, è stato per oltre vent’anni una figura di riferimento nel panorama italiano, ricoprendo il ruolo di Presidente del Consiglio in quattro diverse legislature e fondando il partito di centro-destra Forza Italia nel 1994. La sua carriera politica è stata caratterizzata da una forte presenza nel dibattito pubblico e istituzionale, e la riforma della giustizia rappresenta un lascito importante del suo impegno politico.
Antonio Tajani, attuale segretario nazionale di Forza Italia e figura di spicco del partito, ha seguito da vicino il percorso della riforma, che si inserisce in un più ampio progetto di modernizzazione del sistema giudiziario italiano. La riforma è stata accolta come un passo decisivo per superare criticità storiche e migliorare l’efficienza del sistema legale, in linea con le aspettative degli italiani e delle istituzioni.
Con l’approvazione di questo ddl, il governo guidato da Giorgia Meloni rafforza l’azione di cambiamento intrapresa fin dall’insediamento, confermando la centralità della giustizia come tema prioritario nel dibattito pubblico e legislativo.
Fonte: Marco Vesperini - Giustizia, Tajani: "Con approvazione ddl giornata storica, la dedicheremo a Berlusconi"





