Difesa punta su errori nelle analisi e protocolli non rispettati, mentre nuove indagini sul DNA e accertamenti su Sempio portano a svolte nella riapertura del caso Garlasco.
Pavia, 4 luglio 2025 – Proseguono le complesse indagini sul delitto di Garlasco, con nuovi sviluppi che coinvolgono Andrea Sempio, amico del fratello della vittima Chiara Poggi, attualmente indagato nell’ambito della riapertura del caso. A margine della terza udienza per l’incidente probatorio, l’avvocato Angela Taccia, legale di Sempio insieme a Massimo Lovati, ha espresso perplessità sulle modalità con cui la Procura ha interpretato alcune prove chiave.
Le contestazioni della difesa sulle evidenze scientifiche
Secondo Taccia, i consulenti della difesa hanno individuato cinque minuzie reali e oggettive che contrastano con le valutazioni della Procura, considerate invece “errate, forzate e mal interpretate”. Tra le criticità evidenziate vi è il fatto che “il muro era rigato” e che la foto dell’impronta, ormai non più disponibile, non è stata ingrandita correttamente. Inoltre, la difesa denuncia che “non è stato rispettato il protocollo scientifico” nell’esame delle prove.
L’avvocato ha poi sottolineato come la questione relativa alla spazzatura, inizialmente ritenuta decisiva poiché attribuita al giorno del delitto, sia stata riconsiderata: “Ora che non emergono tracce di Andrea Sempio, la spazzatura potrebbe essere di qualche giorno prima”. Taccia invita a un approccio prudente e a evitare giudizi affrettati, ricordando che “sembrerebbe che la scienza sia a favore di Andrea Sempio”, pur riconoscendo il valore dei consulenti coinvolti e la necessità di integrare la scienza con le indagini tradizionali.
Il profilo di Angela Taccia e i nuovi risvolti dell’inchiesta
Angela Taccia, 35 anni, originaria di Abbiategrasso, è un volto noto non solo come avvocato difensore ma anche per il suo passato personale legato al caso. Ex fidanzata di Alessandro Biasibetti, oggi frate diacono, Taccia è un’allieva del legale Massimo Lovati e da tempo segue da vicino la vicenda. La sua presenza durante le recenti fasi processuali e il ruolo di difensore di Sempio sono seguiti con attenzione dai media.
La nuova indagine si basa su tecniche avanzate di analisi del DNA, che hanno messo in luce tracce genetiche compatibili con Sempio trovate sotto le unghie di Chiara Poggi, mentre Alberto Stasi, condannato in via definitiva, può essere escluso come donatore di tali tracce. Ulteriori elementi sospetti riguardano alcune telefonate brevi effettuate da Sempio nei giorni immediatamente precedenti al delitto e un biglietto del parcheggio conservato per oltre un anno, ritenuti indizi rilevanti dagli inquirenti.
La difesa di Sempio si mostra cautamente fiduciosa: “Andrea è cauto, è fiducioso nelle indagini. Spera non si facciano altri errori”. Nel frattempo, continuano gli accertamenti su impronte e segni lasciati sulla scena del crimine, mentre Sempio, residente a Garlasco, si prepara a sottoporsi ad ulteriori esami genetici presso la caserma dei Carabinieri di Milano.
L’inchiesta, riaperta a distanza di quasi diciotto anni dall’omicidio, si conferma uno dei casi giudiziari più complessi e controversi della recente cronaca italiana, con nuovi elementi che potrebbero modificare la ricostruzione dei fatti e il quadro accusatorio.





