Don Mattia Ferrari sollecita il governo a offrire trasparenza sull’uso di spyware e agenti sotto copertura contro Mediterranea e movimenti impegnati nel salvataggio migranti.
Roma, 27 giugno 2025 – Durante una conferenza stampa tenutasi oggi in Senato, don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea Saving Humans, ha rivolto un appello urgente per fare luce sulle attività di sorveglianza e spionaggio ai danni di esponenti del movimento e di attivisti impegnati nel salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. Nel corso dell’incontro dal titolo “Ci hanno spiato e infiltrati”, Ferrari ha denunciato l’uso di software spia e infiltrazioni di agenti sotto copertura in movimenti politici come Potere al Popolo.
Denuncia di sorveglianza e richieste di trasparenza
Don Mattia Ferrari ha confermato che le attività di spionaggio contro le figure chiave di Mediterranea risalgono almeno alla fine del 2019, con un’attenzione particolare rivolta a Luca Casarini e Beppe Caccia, protagonisti storici del movimento. “È uno spionaggio lungo, durato anni. Colpendo loro, ha colpito tutta Mediterranea”, ha dichiarato Ferrari, sottolineando il paradosso di questa sorveglianza rivolta a chi “salva vite in mare”.
Il cappellano ha inoltre posto l’accento su un caso particolarmente grave, quello del suo stesso cellulare personale, infettato da uno spyware di origine ancora ignota: “Ci è stato detto che i servizi segreti italiani non c’entrano. Bene. Ma allora chi è stato? Chi aveva interesse a monitorare un telefono che parla ogni giorno con persone migranti nei lager libici, nel deserto, in Tunisia?”, ha spiegato Ferrari, definendo questa violazione una “ferita aperta” che richiede la collaborazione di tutte le istituzioni per arrivare alla verità.
Il cappellano ha ribadito con fermezza la necessità di trasparenza da parte del governo: “Le risposte arrivate finora non bastano. Non è sufficiente sapere chi non è stato, dobbiamo sapere chi è stato”.
Luca Casarini: un attivista tra impegno sociale e controversie
Luca Casarini, figura centrale nelle denunce di spionaggio, è un noto attivista italiano nato a Venezia nel 1967, con una lunga storia di impegno politico e sociale. Ex leader del movimento no-global e dei Disobbedienti, Casarini è stato protagonista di numerose iniziative e manifestazioni di protesta contro guerre, politiche neoliberiste e ingiustizie sociali.
Tra i molti episodi della sua carriera politica, spicca la partecipazione attiva e la leadership durante il G8 di Genova del 2001, quando divenne uno dei volti più riconosciuti del movimento antagonista. Attualmente, Casarini guida Mediterranea Saving Humans, organizzazione impegnata nel salvataggio dei migranti nel Mediterraneo, attività che lo ha portato a essere indagato nel 2019 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
In un’intervista recente, Casarini ha raccontato la sua vita tra impegno sociale e fede, sottolineando il suo percorso personale che lo ha portato da chierichetto a capo di una ONG impegnata nel salvataggio in mare. Vive a Palermo, dove si dedica anche allo studio della Teologia, mantenendo un profilo di vita sobrio e dedicato ai valori in cui crede.
La vicenda delle presunte attività di spionaggio e infiltrazione nelle realtà attive nel soccorso dei migranti apre ora un capitolo delicato che richiede risposte chiare e un impegno istituzionale concreto per garantire il rispetto dei diritti e la tutela di chi opera in prima linea per la dignità umana.





