La gestione dell’eredità Barbieri ha portato a pesanti condanne per Canò e Chiesa; assolti i commercialisti. Focus su manipolazioni e fragilità familiare a Milano.
Milano, 3 luglio 2025 – La vicenda giudiziaria legata all’eredità di Lady Gucci, nome con cui è conosciuta Patrizia Reggiani, si arricchisce di un nuovo capitolo con la condanna a oltre sei anni di carcere per Loredana Canò, sua ex compagna di cella. La sentenza riguarda la gestione del patrimonio milionario lasciato da Silvana Barbieri, madre di Patrizia e figura chiave in questa intricata storia di denaro, potere e inganni.
Condanne e assoluzioni nel processo sull’eredità
La procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano aveva chiesto una pena di cinque anni e mezzo per Canò, ma il giudice ha inflitto una condanna più severa, stabilendo una pena di oltre sei anni di reclusione. Una condanna più grave è stata inflitta anche a Marco Chiesa, all’epoca consulente finanziario di Silvana Barbieri, condannato a 5 anni e 8 mesi. Diversa sorte per i commercialisti Mario Wiel Marin e Marco Moroni, che sono stati assolti.
La vicenda giudiziaria si concentra sulla gestione del patrimonio di Silvana Barbieri, donna di origini modenesI che, partendo da umili condizioni come lavapiatti a Milano, è riuscita a costruire un cospicuo patrimonio immobiliare e finanziario, ereditato poi dalla figlia Patrizia. Barbieri, scomparsa nel 2019, aveva nominato l’avvocato Maurizio Giani esecutore testamentario, il quale era stato assolto in abbreviato, mentre l’amministratore di sostegno Daniele Pizzi aveva patteggiato una pena di due anni.
Nel corso della requisitoria, la procuratrice Siciliano ha sottolineato come “hanno fatto di una poverina fragile e malata la preda destinata di appetiti insaziabili”, riferendosi agli approfittatori che avrebbero manipolato la vedova Gucci per ottenere vantaggi economici.
Il patrimonio e il complesso rapporto familiare
Silvana Barbieri, nata a Vignola nel 1927, ha avuto una vita segnata da una significativa ascesa sociale. Dopo aver lasciato la gestione dell’albergo di famiglia, si trasferì a Milano dove lavorò come lavapiatti. La sua vita cambiò radicalmente al fianco di Ferdinando Reggiani, industriale che adottò la figlia Patrizia, conferendole il cognome Reggiani. Alla morte dell’imprenditore nel 1973, Silvana ereditò un patrimonio consistente, comprendente oltre cento appartamenti a Milano, un villino in stile gotico e una polizza assicurativa da oltre sei milioni di euro.
Dopo una vita vissuta tra Milano e Montecarlo, dove frequentava il jet-set monegasco e la famiglia reale dei Grimaldi, Silvana morì nel 2019. Prima della sua scomparsa, preoccupata per le condizioni psichiche della figlia, ne aveva chiesto l’amministrazione di sostegno, temendo potesse essere manipolata da influenze esterne.
Dopo la morte di Silvana, la gestione del patrimonio è divenuta oggetto di contesa e di controversie legali, culminate nella condanna di Loredana Canò, accusata di essersi insediata nella casa di Patrizia Reggiani per ottenere vantaggi economici e di aver convinto la vedova a compiere azioni a suo favore, sfruttando la sua fragilità.
La complessa storia della famiglia Reggiani, segnata dall’omicidio di Maurizio Gucci nel 1995, continua dunque ad essere teatro di nuove vicende giudiziarie, che coinvolgono un patrimonio milionario e intrecci personali che hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica.
Fonte: Sebastiana Risso - Eredità Lady Gucci, condanna a oltre 6 anni a ex compagna cella Loredana Canò





