Il processo per falso in bilancio a carico di Daniela Santanchè prosegue senza Visibilia Srl, esclusa poiché inattiva; si attende la riformulazione delle imputazioni.
Milano, 15 luglio 2025 – Il Tribunale di Milano ha escluso la società Visibilia Srl dal procedimento penale per falso in bilancio che coinvolge la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, e altre sedici persone. La decisione è arrivata in seguito alla richiesta dell’avvocato difensore Giovanni Morgese, che ha sottolineato l’assenza di evidenze riguardanti protocolli o procedure specifiche che Visibilia avrebbe dovuto adottare per prevenire i reati contestati.
Visibilia Srl esclusa dal processo
L’esclusione della società Visibilia Srl dal processo nasce dalla constatazione che la società non risultava più operativa nel periodo in cui sarebbero stati commessi i fatti oggetto di accusa. “Non spiegano quali sarebbero i protocolli, i processi e le procedure che la società Visibilia Srl avrebbe dovuto adottare per evitare la commissione dei reati”, ha dichiarato l’avvocato Morgese, evidenziando come, secondo la difesa, la mancanza di tali misure sia da attribuire allo stato di inattività della società.
Il processo, che vede imputata la ministra Daniela Santanchè per falso in bilancio, è stato invece rinviato a maggio 2025, in attesa che i pubblici ministeri riformulino e specifichino con maggiore chiarezza i capi di imputazione. In particolare, i giudici hanno richiesto una dettagliata ricostruzione delle perdite subite dalle società del gruppo Visibilia, suddivise “anno per anno” e con l’indicazione precisa delle responsabilità.
Le accuse contro la ministra Santanchè e le novità processuali
L’accusa nei confronti della ministra del Turismo e degli altri imputati si basa sull’occultamento delle perdite milionarie accumulate tra il 2016 e il 2022 da Visibilia Editore Spa e Visibilia Editrice Srl, nonché per il biennio 2019-2020 dalla Visibilia Srl in liquidazione. Secondo l’accusa, sarebbe stata mascherata la “sistematica incapacità” delle società di “produrre reddito” al fine di trarre un “ingiusto profitto”.
Nel frattempo, un nuovo esposto è stato presentato alla Procura di Milano da Giuseppe Zeno, socio di minoranza di Visibilia, che ha denunciato una presunta gestione poco trasparente dell’operazione che avrebbe dovuto portare la società svizzera Wip Finance ad acquisire il 75% del capitale di Athena, società in cui Daniela Santanchè è socia. Wip Finance è attualmente sotto indagine amministrativa in Svizzera.
Durante l’udienza, la ministra Santanchè non era presente; l’unico imputato in aula era Massimo Cipriani, ex consigliere del consiglio di amministrazione di Visibilia, la cui legale ha richiesto la nullità del decreto di rinvio a giudizio per presunta violazione dei diritti della difesa. La decisione su questa istanza è stata rinviata alla prossima udienza fissata per il 13 maggio 2025.
Il procedimento, che coinvolge anche revisori dei bilanci e dipendenti di Visibilia, vede indicati come testimoni anche il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, ex compagno della ministra. Il caso continua a suscitare attenzione, sia per le implicazioni politiche che economiche, in un contesto di crescente scrutinio sulle società editoriali e i loro bilanci.
