Milano, 29 luglio 2025 – È stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Milano in merito all’aggressione di matrice antisemita avvenuta domenica 27 luglio in un Autogrill sull’autostrada Milano-Laghi, a Lainate. La vittima è un turista francese, accompagnato dal figlio di 6 anni, entrambi riconoscibili come ebrei per l’uso della kippah, oggetto di insulti, minacce e violenze fisiche. La vicenda ha suscitato forte indignazione e la Comunità Ebraica di Milano ha annunciato che si costituirà parte civile nel procedimento.
L’aggressione e le indagini in corso
Padre e figlio si trovavano nell’area di sosta per una breve sosta, quando sono stati oggetto di una escalation di insulti a sfondo razziale, tra cui frasi come “Assassini, tornate a casa vostra” e grida di “Free Palestine”. L’uomo ha ripreso parte dell’aggressione con il cellulare, ma nonostante l’intervento della Polizia, è stato vittima di spintoni e calci da parte di un gruppo di persone. Secondo quanto riferito dalla vittima, il figlio è rimasto scioccato dall’episodio e sarà seguito da uno psicologo.
Le forze dell’ordine, in particolare la Digos, stanno analizzando i filmati registrati e stanno identificando i responsabili attraverso le targhe delle auto presenti nell’area. Il sostituto procuratore Eugenio Fusco, titolare dell’indagine, ha ipotizzato il reato di percosse aggravate dall’odio razziale. Il padre e il figlio hanno sporto denuncia alla Polizia stradale, ma non si sono sottoposti a visite mediche, pertanto non è stato possibile procedere per lesioni.
La reazione della Comunità Ebraica e del mondo politico
Walker Meghnagi, presidente della Comunità Ebraica di Milano, ha definito l’episodio “vergognoso” e ha sottolineato che non si può accettare che una famiglia venga aggredita gratuitamente, soprattutto in presenza di un bambino piccolo. Meghnagi ha inoltre criticato la copertura mediatica, che ha diffuso immagini non attinenti alla realtà dell’aggressione, generando confusione. La Comunità si costituirà parte civile contro gli autori dell’aggressione.
Le reazioni politiche sono state unanimi nella condanna dell’episodio. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha definito l’aggressione “inaccettabile”. Anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha espresso il suo sconcerto: “È terribile se basta avere una kippah per essere aggrediti”. Numerosi esponenti di vari schieramenti hanno sottolineato la necessità di contrastare con fermezza l’antisemitismo, che secondo molti osservatori è in crescita nel Paese.
La vicenda ha acceso nuovamente il dibattito sull’antisemitismo in Italia, definito da Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, come un fenomeno “ormai virale” che mette a rischio la libertà e la sicurezza delle famiglie ebree nel Paese.
Fonte: Alessia Arrigo - Aggressione antisemita in Autogrill. La Comunità Ebraica di Milano si costituirà parte civile





