Roma, 5 agosto 2025 – L’arrivo del feretro di Justin Yamanouchi, noto come Jesto, ha raccolto a Santa Maria in Trastevere fan e colleghi per un ultimo commosso saluto. L’artista romano, figura di rilievo nell’hip hop italiano, si è spento improvvisamente nella notte tra il 31 luglio e il 1° agosto a causa di un infarto.
Un addio commosso nella chiesa di Santa Maria in Trastevere
Le immagini dell’entrata del feretro nella storica chiesa romana hanno mostrato una forte partecipazione emotiva: numerosi appassionati e rappresentanti della scena rap capitolina, tra cui Gemitaiz e Lucci, si sono raccolti per omaggiare l’amico e collega. Jesto, che avrebbe compiuto 41 anni il 25 novembre, era conosciuto per la sua riservatezza negli ultimi anni, avendo scelto di allontanarsi dalle luci della ribalta e dai social media.
Secondo quanto riferito dai familiari, l’artista si trovava a Ponte Milvio quando è stato colto dal malore. Proprio in quelle ore stava rivedendo le fotografie scattate nel backstage del videoclip di un nuovo progetto musicale che avrebbe dovuto segnare il suo ritorno sulle scene.
La carriera di Jesto: una voce autentica dell’hip hop italiano
Jesto, pseudonimo di Justin Yamanouchi, ha avuto una carriera intensa e variegata iniziata nel 2003 con l’EP Coming Soon. Figlio dell’annunciatrice Teresa Piazza e del cantautore Stefano Rosso, e fratello unilaterale del rapper Taiyo Yamanouchi (Hyst), ha lasciato un segno indelebile nel panorama musicale italiano con ben 14 album pubblicati, tra cui gli ultimi Samsara (2022) e Ricordo il futuro (2023).
Durante la sua carriera, Jesto è stato riconosciuto come un freestyler di talento e ha partecipato più volte al torneo di freestyle 2theBeat, raggiungendo nel 2006 la terza posizione. La sua produzione artistica ha spaziato tra album in studio, mixtape e EP, spesso caratterizzati da concept innovativi e collaborazioni con artisti come Gemitaiz, Clementino e Boss Doms.
Negli ultimi anni, dopo una fase di introspezione e lontananza dalle scene, Jesto stava lavorando con entusiasmo a un concept album e a un tour che avrebbero segnato un ritorno significativo nel panorama musicale. Il progetto, descritto come “più che un disco un’opera con tante persone coinvolte, mondi diversi che si incontrano per dare vita a qualcosa di unico”, rappresentava la sua volontà di innovare e coinvolgere in modo originale il pubblico.
La scena musicale romana e italiana piange oggi la scomparsa di un artista che ha saputo coniugare talento e profondità, lasciando un’eredità significativa nei cuori di chi lo ha seguito e apprezzato.
Fonte: Stefano Chianese - Funerali Jesto, le immagini dell'arrivo del feretro a Santa Maria in Trastevere





