Oggi ospite su Newzgen, il progetto targato Alanews dedicato alla Gen Z, Ilaria Cinelli, astronauta analoga. Ma che cosa significa essere un astronauta analogo? Chi sono e cosa fanno queste figure?
Quando si parla di astronauti, l’immagine che viene subito in mente è quella di uomini e donne nello spazio, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale o in missione verso la Luna o Marte. Tuttavia, esiste una categoria meno conosciuta ma fondamentale per il progresso dell’esplorazione spaziale: gli astronauti analoghi.
Oggi alle ore 15 su Newzgen, il progetto targato Alanews dedicato alla Gen Z, sarà ospite Ilaria Cinelli, astronauta analoga. Con lei verranno svelati tutti i segreti di questa affascinante professione, che porta uomini e donne ai limiti dell’estremo.
Cosa significa “astronauta analogo”?
Un astronauta analogo è una persona che partecipa a missioni simulate che replicano, il più fedelmente possibile, le condizioni di vita e lavoro nello spazio. Queste missioni non avvengono nello spazio, ma sulla Terra, in ambienti estremi e controllati, chiamati ambienti analoghi, che imitano situazioni spaziali come l’isolamento, la microgravità, la scarsità di risorse o la distanza dal supporto esterno.
Perché esistono gli astronauti analoghi?
Le missioni spaziali sono complesse, rischiose e molto costose. Prima di inviare astronauti nello spazio profondo, è necessario testare equipaggiamenti, procedure e comportamenti umani in ambienti realistici. Gli astronauti analoghi permettono proprio questo: fungono da “banco di prova” per tutto ciò che riguarda la vita nello spazio, aiutando ingegneri, medici, psicologi e scienziati a prepararsi meglio alle future missioni spaziali.
Cosa fanno durante le missioni analoghe?
Durante le missioni analoghe, gli astronauti analoghi:
- Simulano attività extraveicolari (EVA), come passeggiate spaziali o esplorazioni su suoli lunari o marziani, spesso in ambienti come deserti, grotte, vulcani o stazioni isolate.
- Vivono in isolamento per settimane o mesi, in habitat chiusi e ristretti, per studiare l’impatto psicologico e sociale della convivenza prolungata in spazi limitati.
- Seguono protocolli scientifici, come esperimenti su piante, microbi, salute umana e robotica, simili a quelli che si svolgerebbero in una vera missione spaziale.
- Gestiscono emergenze simulate, per addestrarsi a reagire prontamente in situazioni critiche.
Dove si svolgono le missioni analoghe?
Le missioni analoghe si tengono in diverse parti del mondo. Alcuni esempi noti sono:
- HI-SEAS (Hawaii) – simulazioni su un vulcano isolato.
- Concordia Station (Antartide) – ambiente estremo con buio prolungato, freddo e isolamento.
- NEEMO (Florida) – missioni subacquee che simulano la microgravità.
- Mars Desert Research Station (Utah, USA) – habitat nel deserto per simulazioni marziane.
Chi può diventare astronauta analogo?
Gli astronauti analoghi non sono necessariamente astronauti professionisti. Possono essere:
- Scienziati, medici, ingegneri o psicologi
- Persone con esperienza in ambienti estremi
- Volontari selezionati attraverso bandi pubblici
La selezione è rigorosa: serve buona salute, capacità di lavorare in gruppo, resistenza allo stress e un forte spirito di adattamento. Gli astronauti analoghi sono quindi sottoposti a vivere per un determinato periodo di tempo sotto tutte quelle condizioni a cui sono sottoposti gli astronauti nella Stazione Spaziale Internazionale oppure i futuri astronauti. L’obiettivo è quello di riuscire ad ottenere più dati possibili e magari delle risposte o soluzioni per agevolare ed arrivare sempre più preparati alle future missioni spaziali.






