Milano, 2 ottobre 2025 – La NASA è stata costretta a sospendere gran parte delle sue attività a causa dello shutdown del governo federale statunitense, dovuto alla mancata approvazione del bilancio da parte del Congresso. Oltre l’80% dei dipendenti, pari a più di 15.000 persone, è stato messo in congedo forzato, mentre solo circa 3.100 lavoratori restano in servizio per garantire la sicurezza degli astronauti e la continuità delle missioni ritenute prioritarie.
Shutdown NASA: impatto sulle attività e priorità operative
Il piano di chiusura pubblicato il 29 settembre ha definito le modalità operative durante questo periodo di sospensione dei finanziamenti. Dei 18.218 dipendenti pubblici della NASA, 15.094 sono stati messi a riposo forzato, mentre poco più di 3.100 sono classificati come “esclusi” e continuano a lavorare. Tra le missioni critiche che restano operative figura la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), dove controllori di volo e ingegneri garantiscono 24 ore su 24 la sicurezza degli astronauti e il funzionamento dei sistemi vitali. Anche i satelliti meteorologici e di osservazione della Terra, fondamentali per la sicurezza pubblica, proseguono la loro attività, fornendo dati su condizioni climatiche, disastri naturali e detriti spaziali.
Gran parte del portafoglio di ricerca, incluse sovvenzioni scientifiche e sviluppo tecnologico, è stato invece sospeso, così come le attività di comunicazione al pubblico tramite i centri visitatori, NASA TV e i social media. Le restrizioni sull’uso dei fondi residui sono orientate a finanziare esclusivamente le “priorità presidenziali”, secondo un indirizzo insolito che riflette la volontà della Casa Bianca di mantenere attive solo le iniziative più strategiche durante la sospensione.
Artemis 2: la missione lunare non è a rischio
Nonostante lo shutdown, la NASA conferma che la missione Artemis 2 non è a rischio e potrebbe essere lanciata già a febbraio 2026. Questa missione, considerata fondamentale per la ripresa dell’esplorazione lunare dopo oltre cinquant’anni dall’ultima missione Apollo, prevede il volo di quattro astronauti intorno alla Luna a bordo della navicella Orion, con un programma di circa dieci giorni. Artemis 2 rappresenta il primo volo con equipaggio del programma Artemis e anticipa la successiva missione Artemis 3, che mira all’allunaggio umano.
La priorità rimane la sicurezza dell’equipaggio, ma la NASA sta accelerando i tempi per anticipare il lancio rispetto alla precedente finestra prevista entro aprile 2026, rispondendo anche alle pressioni geopolitiche legate alla competizione con la Cina nella nuova corsa allo spazio. Inoltre, la collaborazione con la compagnia Blue Origin per il trasporto del rover Viper sulla Luna, previsto per il 2027, testimonia l’impegno dell’agenzia nel consolidare la presenza umana e robotica nel sistema solare.
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