Nuovi indizi suggeriscono l’esistenza di un misterioso Pianeta 9 nel Sistema solare. Uno studio ha identificato un potenziale candidato a 105 miliardi di chilometri dal Sole, con una massa superiore a Nettuno. Ricerche future potrebbero confermarne l’esistenza
Le recenti scoperte sul Pianeta 9 stanno suscitando un rinnovato interesse nella comunità scientifica, poiché un potenziale candidato è stato individuato ai confini del nostro Sistema Solare. Questo corpo celeste, che potrebbe superare in massa Nettuno, si troverebbe a circa 105 miliardi di chilometri dal Sole, ovvero 700 volte la distanza dalla Terra. A rivelare questa affascinante possibilità è uno studio pubblicato su arXiv dal team di ricerca guidato dall’astronomo Terry Long Phan della National Tsing Hua University di Taiwan.
La nascita dell’ipotesi del Pianeta 9
L’idea dell’esistenza del Pianeta 9 è emersa per la prima volta nel 2016, grazie agli scienziati Michael Brown e Konstantin Batygin del California Institute of Technology. Questi ricercatori hanno formulato l’ipotesi di un grande pianeta per spiegare l’insolito raggruppamento delle orbite di alcuni oggetti nella Fascia di Kuiper, che si trova oltre l’orbita di Nettuno. Secondo le loro teorie, un simile corpo celeste dovrebbe esercitare una forte attrazione gravitazionale, influenzando le orbite degli oggetti celesti circostanti.
Le caratteristiche del Pianeta 9
Se il Pianeta 9 esiste, dovrebbe essere significativamente più massiccio della Terra e avere un’orbita altamente eccentrica, portandolo a centinaia di unità astronomiche dal Sole. Questa distanza estrema rende la sua rilevazione estremamente difficile. Tuttavia, gli scienziati ipotizzano che il Pianeta 9 possa apparire più luminoso nel medio e lontano infrarosso, piuttosto che nella luce visibile, fornendo un indizio fondamentale per la sua osservazione.
Nuove osservazioni e prospettive future
Per approfondire la ricerca, Long Phan e il suo team hanno riesaminato i dati di due importanti campagne osservative nel lontano infrarosso: quella del telescopio spaziale IRAS, risalente al 1983, e quella del telescopio giapponese Akari, attivo dal 2006 al 2011. Questa scelta strategica ha permesso di osservare il movimento orbitale del possibile corpo celeste. Dopo un attento processo di analisi, i ricercatori hanno individuato un piccolo puntino nei dati a infrarossi, un potenziale oggetto in movimento lento. Tuttavia, le informazioni attuali non sono sufficienti per confermare con certezza se si tratti effettivamente del Pianeta 9.






