Marte: la missione ExoMars, progetto emblematico dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è ufficialmente programmata per il lancio nel 2028. L’obiettivo è portare un rover europeo sulla superficie di Marte per la prima volta alla ricerca di tracce di vita nel sottosuolo del pianeta rosso. A confermarlo è Josef Aschbacher, direttore generale dell’ESA, che ha sottolineato le difficoltà superate dalla missione, iniziata nel 2010.
ExoMars vola verso Marte: una missione complessa e strategica
La missione ExoMars rappresenta una sfida tecnologica e scientifica senza precedenti. Dopo la sospensione della collaborazione con la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina, l’ESA ha riprogrammato il progetto con il supporto della NASA e il contributo decisivo dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e di altre agenzie europee. Il rover, dotato di una trivella sviluppata in Italia dalla Leonardo nello stabilimento di Nerviano, perforerà il terreno marziano fino a 2 metri di profondità. Questo scavo è essenziale, poiché, come spiegato da Aschbacher, le radiazioni cosmiche rendono invivibile la vita fino a un metro sotto la superficie, rendendo necessario esplorare gli strati più profondi.
Thales Alenia Space, con un contratto da 522 milioni di euro con l’ESA, è il principale responsabile della realizzazione del modulo di ingresso, discesa e atterraggio (EDLM) e del laboratorio analitico del rover, oltre alla manutenzione e aggiornamento dei veicoli già costruiti per la missione inizialmente prevista per il 2022. Il lancio è programmato dal Kennedy Space Center tra ottobre e dicembre 2028, con arrivo previsto su Marte nel 2030.
Innovazioni tecnologiche e collaborazione internazionale
La missione ExoMars 2028 integra numerose innovazioni, tra cui un rover europeo capace di guida autonoma e un laboratorio d’analisi in situ per studiare proprietà chimiche, fisiche e biologiche del suolo marziano. La trivella italiana permetterà il prelievo di campioni di terreno per la ricerca di microrganismi passati o presenti, rappresentando un passo fondamentale nell’esplorazione robotica e futura esplorazione umana del pianeta.
La missione si avvale anche del supporto continuo del Trace Gas Orbiter (TGO), già in orbita attorno a Marte dal 2016, che studia i gas atmosferici, come il metano, potenziali indicatori di vita. Il TGO continua a trasmettere dati essenziali e fungerà da relay per le comunicazioni tra rover e Terra.
Il successo di ExoMars sarà il frutto di una complessa rete di collaborazione industriale e scientifica, con Thales Alenia Space a capo di un consorzio europeo che include Airbus Defence & Space, ArianeGroup, OHB e ALTEC. La missione rappresenta “una pietra miliare” per l’ESA, che rilancia così l’impegno europeo nell’esplorazione spaziale con una visione a lungo termine.



