Milano, 23 ottobre 2025 – Una nuova ricerca pubblicata su Science ha rivoluzionato la comprensione dell’ultimo periodo di vita dei dinosauri sulla Terra. Contrariamente alla teoria del lento declino, i dinosauri prosperarono fino all’ultimo momento prima dell’estinzione causata dall’impatto dell’asteroide 66 milioni di anni fa. Lo studio si basa su una datazione ad alta precisione di rocce fossili estratte dal New Mexico, negli Stati Uniti, e rappresenta il frutto di una collaborazione internazionale tra Baylor University, New Mexico State University, Università di Edimburgo e University College London (UCL). Tra i coautori figura anche il paleontologo italiano Alfio Alessandro Chiarenza, Royal Society Newton International Fellow all’UCL.
Datazione precisa e biodiversità in piena espansione
Per oltre un secolo, gli scienziati si sono interrogati sull’età delle rocce dell’unità Naashoibito della Formazione Kirtland nel New Mexico, chiedendosi se fossero anteriori o posteriori all’estinzione di fine Cretaceo. Grazie alle nuove tecniche di datazione, è stato accertato che i fossili contenuti in queste rocce risalgono a un periodo compreso tra 66,4 e 66,0 milioni di anni fa, ovvero nelle ultime centinaia di migliaia di anni prima del passaggio dal Cretaceo al Paleogene.
I reperti fossili indicano che le comunità di dinosauri erano regionalmente distinte e vivevano in bioprovince separate da gradienti di temperatura continentali, non da barriere fisiche come montagne o fiumi. Questa struttura ecologica supporta l’idea di ecosistemi floridi e diversificati fino a poco prima della catastrofe.
La fine dei dinosauri: un impatto fatale, non un declino graduale
Il geologo Andrew Flynn della New Mexico State University sottolinea come i dinosauri “non stavano scomparendo in vista della grande estinzione, ma prosperavano con una grande varietà di specie dal nord al sud del continente nordamericano”. Il paleontologo Alfio Alessandro Chiarenza conferma che “i dinosauri non erano in declino, ma costituivano comunità ad alta biodiversità senza segni di estinzione imminente”.
Questa scoperta rafforza la tesi che l’impatto dell’asteroide sia stato il fattore determinante e improvviso per l’estinzione di massa, spazzando via una fauna ancora vigorosa e diversificata. La ricerca contribuisce a ridefinire la visione tradizionale degli ultimi momenti della vita dei dinosauri, fornendo una nuova chiave di lettura basata su dati geologici e paleontologici di alta precisione.
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