Roma, 5 dicembre 2025 – Il cielo di dicembre offre uno spettacolo astronomico di grande rilievo, con le Geminidi che si confermano come lo sciame meteorico più intenso e suggestivo dell’anno. Secondo le ultime osservazioni dell’Unione Astrofili Italiani (UAI), dal 4 al 20 dicembre lo sciame sarà attivo con un picco eccezionale atteso nella notte tra il 13 e il 14, quando si potranno osservare fino a 150 stelle cadenti all’ora.
Le Geminidi: stelle cadenti uniche nel loro genere
Le Geminidi si distinguono per la loro origine insolita: a differenza della maggior parte degli sciami meteorici, che derivano dai detriti delle comete, queste stelle cadenti provengono dall’asteroide 3200 Phaethon, un corpo celeste dalla natura ancora dibattuta, considerato un asteroide anomalo ma con caratteristiche di cometa. Recenti studi indicano che Phaethon si sbriciola avvicinandosi al Sole, creando una lunga scia di polveri e frammenti che, entrando nell’atmosfera terrestre, generano scie luminose lente, brillanti e spesso colorate. Questo rende le Geminidi particolarmente apprezzate dagli appassionati e fotografi del cielo notturno.
Congiunzioni lunari e pianeti visibili a dicembre
Durante tutto il mese, la Luna regalerà incontri celesti di grande suggestione. Da segnalare la congiunzione del 7 dicembre, quando il nostro satellite si troverà nella costellazione dei Gemelli, vicino a Giove e alle stelle Castore e Polluce. La sera del 31 dicembre, invece, la Luna attraverserà l’ammasso stellare delle Pleiadi, visibile nella costellazione del Toro, con l’astro Aldebaran che spiccherà per luminosità.
Il cielo di dicembre presenterà anche ottime condizioni per osservare Mercurio, visibile basso sull’orizzonte a Sud-Est prima dell’alba, e i pianeti esterni come Giove, Saturno, Urano e Nettuno, con Giove protagonista per tutta la notte. Marte e Venere, invece, rimarranno quasi invisibili a causa della loro posizione rispetto al Sole.
Le Pleiadi: un ammasso stellare ricco di storia e fascino
Le Pleiadi, note anche come “Sette sorelle”, sono un ammasso aperto situato nella costellazione del Toro, a circa 440 anni luce dalla Terra. Composto da stelle giovani e calde, prevalentemente giganti blu e bianche, questo gruppo è facilmente individuabile anche dalle aree urbane meno inquinate grazie alla loro brillantezza. Le Pleiadi sono state osservate e celebrate fin dall’antichità, citate da Omero, Esiodo e Tolomeo, e rappresentano un importante punto di riferimento per l’osservazione astronomica invernale.
L’ammasso è caratterizzato da una forte coesione gravitazionale tra le sue componenti ed è noto per le frequenti occultazioni da parte della Luna e, più raramente, dei pianeti. Il suo aspetto azzurrognolo, visibile anche con un semplice binocolo, rende l’osservazione un’esperienza affascinante per astronomi dilettanti e professionisti.
Il cielo di dicembre 2025 invita, dunque, a immergersi nell’osservazione astronomica, offrendo eventi di grande impatto visivo e culturale, dalla pioggia di meteore delle Geminidi fino agli incontri magici tra Luna e Pleiadi.






