Roma, 5 novembre 2025 – Un importante passo avanti nella ricerca contro la calvizie potrebbe arrivare dalle cellule adipose che circondano i follicoli piliferi. Uno studio condotto alla National Taiwan University di Taipei, pubblicato su Cell Metabolism, ha dimostrato in modelli murini come la riattivazione di queste cellule possa stimolare la ricrescita dei peli in appena 20 giorni.
Cura della calvizie, il ruolo delle cellule adipose
L’esperimento, guidato dal ricercatore Kang-Yu Tai, si è ispirato all’osservazione che le lesioni cutanee spesso inducono una crescita eccessiva di peli. La pelle, infatti, rappresenta una barriera fondamentale per il corpo dei mammiferi, e una sua lesione segnala la necessità di ristabilire questa protezione tramite il pelo. Nei topi, anche in seguito a rasatura e lievi ferite, l’infiammazione ha attivato i macrofagi, cellule immunitarie che stimolano le cellule adipose a rilasciare acidi grassi. Questi lipidi sono stati assorbiti dalle cellule staminali dei follicoli piliferi, riattivandole e innescando la ricrescita dei peli.
Verso la sperimentazione clinica sull’uomo
Il team di ricerca ha poi testato un siero contenente gli stessi acidi grassi direttamente sulla pelle dei topi, ottenendo risultati analoghi con una rapida ricrescita del pelo. Sulla base di queste evidenze, è stata avviata una sperimentazione clinica per verificare l’efficacia di questo approccio anche negli esseri umani.

La National Taiwan University, prestigioso ateneo di Taipei noto per le sue ricerche scientifiche avanzate, sostiene questa innovazione che potrebbe rivoluzionare il trattamento della calvizie, una condizione che interessa milioni di persone in tutto il mondo.
L’esperimento conferma come la pelle e i tessuti circostanti siano protagonisti attivi nella rigenerazione pilifera, aprendo nuove prospettive terapeutiche basate sulla modulazione delle cellule adipose e del microambiente follicolare.






