Roma, 30 ottobre 2025 – La cometa interstellare 3I/ATLAS ha raggiunto il punto di massimo avvicinamento al Sole, noto come perielio, ma purtroppo il suo passaggio a circa 200 milioni di chilometri dalla nostra stella non è stato osservabile dalla Terra. Questo perché, a fine settembre, la traiettoria dell’oggetto l’ha portata a trovarsi dietro il Sole rispetto alla nostra posizione, rendendo impossibile seguirne l’evoluzione in questa fase cruciale.
Cometa 3I/ATLAS, il passaggio nascosto dietro il Sole
La cometa 3I/ATLAS – scoperta il 1º luglio 2025 dal sistema ATLAS in Cile – è il terzo oggetto interstellare mai osservato nel Sistema Solare, dopo ‘Oumuamua e Borisov. Al perielio, la cometa raggiunge il punto di maggiore attività e luminosità, poiché il calore solare provoca la sublimazione del ghiaccio superficiale, formando una chioma di polvere e gas e spesso una seconda coda di particelle cariche trascinate dal vento solare. Tuttavia, il suo passaggio dietro il Sole ha impedito agli astronomi terrestri di osservarla direttamente in questo momento critico.
Non tutto è perduto: alcune missioni spaziali si trovano in posizioni più favorevoli per studiare la cometa. Ad esempio, le sonde orbitali marziane hanno potuto osservare 3I/ATLAS durante il suo avvicinamento ravvicinato al pianeta Rosso il 3 ottobre scorso, a soli 28 milioni di chilometri. Anche la missione europea Juice, in viaggio verso Giove e le sue lune, ha effettuato un sorvolo di Venere che potrebbe consentire osservazioni indirette della cometa, sebbene la sonda non possa trasmettere dati fino a febbraio 2026 a causa dell’uso della sua antenna principale come scudo solare.
Visibilità e osservazioni future
Dalla Terra, la cometa tornerà visibile solo tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, quando sarà ancora sufficientemente attiva ma, a causa della distanza, apparirà piuttosto debole. Saranno comunque possibili osservazioni con telescopi e apparecchiature fotografiche avanzate, utili a raccogliere ulteriori dati su questo raro visitatore interstellare.
Le osservazioni condotte sinora, comprese quelle da telescopi spaziali come Hubble e James Webb, indicano che 3I/ATLAS possiede caratteristiche cometarie tradizionali, con una chioma e una coda composte da ghiaccio e polveri di silicato, ma alcune anomalie orbitalmente peculiari hanno suscitato discussioni nel mondo scientifico. In particolare, il fisico Avi Loeb dell’Università di Harvard ha ipotizzato che la cometa potrebbe rappresentare una tecnologia extraterrestre avanzata, anche se questa tesi non ha ancora trovato un consenso ampio e richiede ulteriori dati.
L’oggetto proseguirà il suo viaggio nel Sistema Solare passando vicino a Giove nel marzo 2026, dopodiché riprenderà la sua rotta verso lo spazio interstellare, lasciando agli astronomi il compito di analizzare e interpretare le preziose informazioni raccolte durante il suo breve soggiorno nel nostro sistema planetario.

