Condizioni meteorologiche estreme e il cambiamento climatico stanno aggravando fame e insicurezza in Africa, secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale. Inondazioni hanno colpito milioni in Sud Sudan, mentre la sicurezza alimentare è compromessa in diverse regioni. Temperature globali record influiscono anche sull’istruzione
Le conseguenze devastanti del cambiamento climatico si stanno manifestando in modo sempre più evidente in Africa, un continente già vulnerabile e caratterizzato da sfide socio-economiche significative. Secondo un recente rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), le condizioni meteorologiche estreme stanno influenzando in modo allarmante tutti gli aspetti dello sviluppo, aggravando situazioni di fame, insicurezza e sfollamento forzato della popolazione. L’OMM ha descritto l’Africa come un territorio “in difficoltà economica”, ora ulteriormente colpito da un “moltiplicatore di rischio” dovuto ai cambiamenti climatici.
Aumento delle temperature e inondazioni devastanti in Africa
Negli ultimi dieci anni, il continente africano ha sperimentato un aumento delle temperature senza precedenti, con il Nord Africa che ha registrato un incremento di 1,28°C rispetto alla media 1991-2020. Queste temperature elevate hanno provocato eventi meteorologici estremi, come le devastanti inondazioni che hanno colpito il Sud Sudan. Solo negli ultimi mesi, circa 300.000 persone sono state costrette a evacuare a causa di inondazioni che hanno spazzato via le loro risorse vitali, come bestiame e terreni agricoli. In un paese già afflitto da anni di guerra civile, la distruzione di tra i 30 e i 34 milioni di animali da allevamento ha avuto un impatto devastante sulla sicurezza alimentare e sull’economia locale.
Siccità e crisi alimentare
Le anomalie climatiche non si limitano alle inondazioni. Regioni come il Malawi, lo Zambia e lo Zimbabwe stanno affrontando la peggiore siccità degli ultimi due decenni. Le rese dei cereali in Zambia e Zimbabwe sono crollate rispettivamente del 43% e del 50% rispetto alla media, evidenziando l’urgente crisi alimentare che affligge milioni di persone. Questo contesto di insicurezza alimentare è ulteriormente complicato dai modelli meteorologici irregolari, che costringono migliaia di persone a lasciare le loro case, in aggiunta agli sfollati già esistenti a causa di conflitti.
Impatti sull’istruzione e necessità di interventi
Inoltre, l’UNICEF ha messo in guardia sul fatto che le temperature estreme stanno avendo ripercussioni dirette sull’istruzione dei bambini. Nel 2024, si stima che almeno 242 milioni di studenti in tutto il mondo abbiano perso giorni di scuola a causa di condizioni meteorologiche avverse, con un numero considerevole di questi studenti situati in Africa subsahariana. In Sud Sudan, per esempio, le scuole sono state chiuse nel marzo 2024 a causa di temperature che hanno raggiunto i 45°C, lasciando i bambini privi di un’istruzione fondamentale in un periodo cruciale della loro crescita.
La situazione climatica in Africa rappresenta quindi una crisi complessa che richiede risposte coordinate e immediate da parte della comunità internazionale. Le istituzioni devono affrontare non solo le conseguenze immediate degli eventi estremi, ma anche i fattori strutturali che rendono il continente particolarmente vulnerabile a tali crisi. Investimenti in infrastrutture, tecnologie agricole sostenibili e misure di adattamento ai cambiamenti climatici sono essenziali per garantire un futuro più sicuro e sostenibile per le popolazioni africane.






