Con un investimento superiore al miliardo di dollari e l’impegno di oltre 2.200 ricercatori provenienti da 88 paesi, prende slancio il Earth BioGenome Project (EBGP), iniziativa globale che punta a mappare il genoma di tutte le forme di vita sulla Terra. L’obiettivo è creare una vera e propria banca digitale della biodiversità per favorire la tutela degli ecosistemi e promuovere innovazioni in campo medico e agricolo.
Un progetto visionario per la biodiversità globale
Lanciato nel 2020, il progetto EBGP si avvale oggi di tecnologie di sequenziamento genetico avanzate, in grado di accelerare di dieci volte la lettura del DNA rispetto a cinque anni fa. Coordinato da Mark Blaxter del Wellcome Sanger Institute britannico, il progetto è descritto come un’impresa “visionaria”, paragonabile per portata al Programma Apollo che negli anni ’60 portò l’uomo sulla Luna.
Blaxter sottolinea come i primi risultati abbiano già modificato la comprensione dell’evoluzione, della funzione degli ecosistemi e della biodiversità stessa. La creazione di questa “arca genetica” digitale potrebbe diventare uno strumento strategico per affrontare sfide cruciali come la sicurezza alimentare e la prevenzione delle malattie.
Inclusività e collaborazione internazionale
Uno dei valori fondamentali dell’EBGP è l’inclusività, con particolare attenzione alle regioni del Sud del mondo, le più ricche di biodiversità. Harris Lewin dell’Arizona State University, autore senior dello studio pubblicato su Frontiers in Science, evidenzia come la rapida perdita di biodiversità renda urgente l’accelerazione dei lavori. Il progetto mira così a trasformare gli sforzi isolati e costosi di sequenziamento in una collaborazione globale, scalabile e accessibile a tutti.
Grazie a questa iniziativa, la comunità scientifica si avvicina a una comprensione più profonda e completa del patrimonio genetico terrestre, aprendo nuove frontiere per la conservazione e l’innovazione scientifica.






