Roma, 25 luglio 2025 – La Regione Lazio ha annunciato l’estensione del test per il virus West Nile a tutti i donatori di sangue sul proprio territorio, in linea con la recente Circolare del Ministero della Salute n. 3363 del 5 febbraio 2025 e le indicazioni del Centro Nazionale Sangue (Cns). Questa misura si inserisce nell’ambito dell’aggiornamento del Piano Regionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta alle Arbovirosi per il 2025, e riflette la crescente attenzione verso la sicurezza trasfusionale, in particolare dopo l’aumento dei casi di infezione da virus West Nile nell’area.
West Nile, situazione epidemiologica nel Lazio e in Campania
Negli ultimi giorni, la situazione epidemiologica relativa al virus West Nile in Italia ha registrato un incremento significativo dei casi. In particolare, nel Lazio sono stati confermati 32 nuovi casi, mentre in Campania si contano otto ricoveri, di cui quattro gravi, negli ospedali Moscati di Aversa e Cotugno di Napoli. Il cluster più rilevante è stato localizzato nella zona di Baia Domizia, nel Casertano. In provincia di Latina, epicentro dell’epidemia regionale, si sono registrati in totale 21 casi nel 2025, incluso il decesso di una donna di 82 anni il 20 luglio scorso. Le autorità sanitarie sottolineano che il rischio maggiore riguarda soggetti anziani e immunodepressi, e che la sorveglianza rimane alta con attività di disinfestazione e monitoraggio costante.
Misure di prevenzione e sicurezza trasfusionale
Per contrastare la diffusione del virus, la Regione Lazio ha deciso di adottare un sistema di controllo rafforzato, includendo il test Nucleic Acid Test (NAT) per il West Nile Virus a tutti i donatori di sangue, sostituendo la precedente sospensione temporanea della donazione di 28 giorni per chi proviene da aree a rischio. Questo protocollo, attivo fino a nuove disposizioni, sarà costantemente monitorato in base all’evoluzione epidemiologica. Il Centro Nazionale Sangue assicura che le donazioni rimangono sicure grazie a queste misure.
Il virus West Nile, trasmesso dalle zanzare del genere Culex, può manifestarsi con sintomi che vanno dalla febbre e dolori muscolari a forme neuroinvasive gravi, soprattutto in soggetti vulnerabili. La Regione invita la popolazione a seguire le raccomandazioni per la prevenzione delle punture di zanzare, proteggendo sé stessi e l’ambiente per limitare la diffusione del virus.






