Prosegue la diffusione del virus West Nile in Italia con un nuovo caso confermato in Sardegna e condizioni in miglioramento per una paziente ricoverata a Messina. Il virus, trasmesso principalmente dalle zanzare del genere Culex, continua a destare preoccupazione per la sua capacità di causare gravi problemi neurologici soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione.
Migliorano le condizioni della paziente di Messina
A Messina, la donna di 74 anni affetta da infezione da virus West Nile e ricoverata presso l’ospedale Papardo è ora fuori pericolo di vita. Lo ha confermato il dottor Antonio Albanese, responsabile dell’unità operativa di malattie infettive, che ha sottolineato il miglioramento clinico della paziente. Da sabato la donna è in stato vigile e gli esami ematochimici e diagnostici hanno escluso danni cerebrali gravi. Attualmente si trova in fase di recupero e sarà sottoposta a un ciclo di riabilitazione. La paziente ha inoltre riferito di risiedere in una zona particolarmente infestata da zanzare.
Nuovo contagio in Sardegna: sale a 9 il numero dei casi
In Sardegna, precisamente nel Campidano di Oristano, un uomo di 64 anni è risultato positivo al virus West Nile, diventando il nono caso registrato nel 2025 nella provincia di Oristano. Il paziente è ricoverato nel reparto di Neurologia dell’ospedale San Martino e le sue condizioni sono buone. Subito dopo la diagnosi, il dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria ha attivato le misure di controllo previste, tra cui un’indagine epidemiologica e la disinfestazione nell’area circostante all’abitazione dell’uomo, con interventi fino a 200 metri di raggio.
Negli scorsi giorni sono stati riscontrati altri otto casi nell’area, riguardanti persone di varie fasce di età: tra questi, sei rimangono ricoverati in diversi ospedali mentre due sono stati dimessi.
Il virus West Nile appartiene alla famiglia dei Flaviviridae ed è diffuso in varie parti del mondo, compresa l’Italia dove è considerato endemico. La trasmissione avviene principalmente tramite punture di zanzare infette, con uccelli che fungono da serbatoio naturale del virus. La febbre West Nile può manifestarsi con sintomi lievi o con forme più gravi, tra cui encefalite e meningite, soprattutto negli anziani o immunodepressi. Ad oggi non esiste un vaccino specifico per la prevenzione, e le misure di controllo si basano soprattutto sulla riduzione dell’esposizione alle zanzare e sulla disinfestazione ambientale.






