Messina, 22 agosto 2025 – Primo caso di infezione da virus West Nile registrato all’ospedale Papardo di Messina. Una donna di 74 anni è stata ricoverata al pronto soccorso dopo sei giorni di febbre persistente, emicrania e rigidità nucale, sintomi che hanno portato i medici a sospettare inizialmente un’encefalite. Gli accertamenti di laboratorio condotti dall’Unità operativa complessa di Malattie infettive, diretta dal dottor Antonio Albanese, hanno confermato la diagnosi di West Nile.
Diagnosi e intervento tempestivo all’Ospedale Papardo
La donna, arrivata al pronto soccorso dell’ospedale Papardo, è stata immediatamente sottoposta a terapia farmacologica e posta in isolamento. L’azienda ospedaliera ha comunicato che sono state seguite tutte le procedure previste dalle direttive ministeriali per i casi di infezione da virus West Nile. Il dottor Albanese ha sottolineato che l’approccio multidisciplinare adottato nella gestione dei pazienti ha consentito una diagnosi rapida e un trattamento tempestivo, fondamentale per limitare le complicanze di questa patologia.
Il virus West Nile è un arbovirus della famiglia Flaviviridae, trasmesso principalmente all’uomo dalla puntura di zanzare infette del genere Culex. Sebbene l’infezione sia spesso asintomatica o si manifesti con sintomi lievi simili a quelli influenzali, può provocare gravi complicanze neurologiche, soprattutto nelle persone anziane o con patologie pregresse, come meningite o meningoencefalite.
Sorveglianza e prevenzione del West Nile
In Italia, il virus West Nile è considerato endemico e dal 2008 è in vigore un piano di sorveglianza straordinaria promosso dal Ministero della Salute, che coinvolge sia i medici veterinari che le strutture sanitarie pubbliche. Le misure di prevenzione raccomandano di limitare l’esposizione alle punture di zanzare, utilizzando repellenti, indossando abiti protettivi all’aperto e prevenendo la proliferazione dei moscerini eliminando le acque stagnanti.
L’attenzione rimane alta in Sicilia, dove la presenza di zanzare vettori del virus e condizioni climatiche favorevoli possono facilitare la diffusione. L’ospedale Papardo, punto di riferimento per la città di Messina e la sua provincia, continua a monitorare la situazione con rigore, garantendo assistenza e sicurezza ai pazienti.






