L’Italia si conferma il Paese europeo più colpito dal virus del West Nile, con oltre l’80% dei casi registrati a livello continentale. Secondo il recente rapporto dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), dall’inizio della stagione sono stati confermati 274 casi in Italia su un totale di 335 casi in otto Paesi europei. Il virus ha fatto registrare un aumento significativo rispetto agli anni precedenti, e per la prima volta è stato rilevato anche nelle province di Latina e Frosinone, a conferma di una diffusione verso nuove aree.
Diffusione del virus e dati epidemiologici
L’Ecdc sottolinea nei suoi dati che la diffusione del West Nile è favorita dai cambiamenti climatici, con estati più lunghe e inverni più miti che contribuiscono a stagioni di trasmissione più intense e prolungate. Oltre all’Italia, i Paesi maggiormente colpiti sono Grecia, Serbia, Francia, Romania, Ungheria, Bulgaria e Spagna. In Italia si sono registrati complessivamente 382 casi dall’inizio di maggio, di cui 222 con forma neuroinvasiva, e 12 decessi confermati. La regione Lazio, in particolare, conta 5 vittime, tra cui un uomo di 77 anni deceduto a Latina, il quinto nel territorio. Anche la Campania registra un numero consistente di casi e decessi, rendendola una delle regioni maggiormente interessate insieme al Lazio.
I sintomi variano da forme asintomatiche a febbre leggera fino a manifestazioni neurologiche gravi, come meningite o encefalite, soprattutto negli anziani e nelle persone fragili. Attualmente non esistono vaccini disponibili per la prevenzione del West Nile nell’uomo, e la terapia è principalmente di supporto nei casi più gravi.
Misure di prevenzione e sorveglianza
L’Ecdc, attraverso la direttrice Pamela Rendi-Wagner, ha lanciato un appello affinché cittadini e autorità sanitarie intensifichino le misure di prevenzione, soprattutto nelle aree più colpite. Si raccomanda l’uso di repellenti, indumenti coprenti e zanzariere per proteggersi dalle punture di zanzara, vettore principale del virus. In Italia, la Regione Lazio ha adottato ordinanze per disinfestazioni urgenti, con particolare attenzione alle zone dell’Agro Pontino, dove l’habitat favorisce la proliferazione delle zanzare.
Parallelamente, l’Ecdc rileva un aumento anche dei casi di chikungunya, con 27 focolai in Europa e 7 casi in Italia, segnando un’altra sfida per la salute pubblica europea. L’agenzia europea ha quindi diffuso nuove linee guida per rafforzare la sorveglianza e il controllo dei vettori, elemento chiave nel contenimento di entrambe le malattie.






