Oristano, 25 agosto 2025 – Un nuovo caso di virus West Nile è stato diagnosticato nella provincia di Oristano. Il paziente è un uomo di 46 anni, originario di un paese del Campidano Oristanese, attualmente ricoverato nel reparto di Neurologia dell’ospedale San Martino di Oristano. Le sue condizioni sono buone, secondo quanto riferito dai medici.
Dettagli sul caso e situazione attuale in Sardegna
L’uomo, emigrato e in Sardegna per partecipare a una manifestazione sportiva, rappresenta l’ultimo episodio di infezione da West Nile Virus nella zona. Nei mesi precedenti, altri sette casi erano stati accertati, riguardanti principalmente persone anziane: tre ultrasettantenni, tre ultrasessantacinquenni e un ultranovantenne. Attualmente, cinque di questi pazienti sono ancora ricoverati in diversi ospedali, mentre due sono stati dimessi e si trovano a casa.
Nel contesto nazionale, secondo il terzo bollettino della sorveglianza Iss, al 30 luglio 2025 sono 89 i casi confermati di infezione da West Nile Virus in Italia, con otto decessi. La malattia è presente in 31 province di dieci regioni, tra cui la Sardegna, confermando una diffusione del virus anche nel territorio isolano. L’Istituto Superiore di Sanità sottolinea che, nonostante l’aumento dei casi, non si è in una situazione di allarme, poiché il virus si trasmette solo attraverso le punture di zanzare e non da persona a persona.
Prevenzione e raccomandazioni dell’ASL
La ASL di Oristano ricorda che non esiste un vaccino né una terapia specifica per la febbre West Nile. Per questo motivo, è fondamentale adottare misure preventive efficaci per limitare l’esposizione alle punture di zanzare e impedire la proliferazione degli insetti vettori. Tra queste, la più importante è evitare i ristagni d’acqua, ambienti ideali per la riproduzione delle larve di zanzara.
L’uso di repellenti, zanzariere e abiti protettivi nelle ore serali e notturne è caldamente consigliato. Inoltre, è necessario mantenere puliti gli spazi domestici e svuotare regolarmente contenitori che possono raccogliere acqua stagnante, come vasi, secchi e ciotole per animali.
L’attenzione rimane alta, soprattutto in considerazione della diffusione del virus nel territorio nazionale, ma la popolazione può contribuire efficacemente alla prevenzione seguendo le indicazioni degli esperti e rivolgendosi al medico in caso di febbre alta o sintomi sospetti.






