Vaccini: il mancato raggiungimento delle coperture vaccinali in Italia continua a rappresentare un grave onere economico e sociale. Secondo quanto emerso durante l’83° Congresso nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), la perdita annua dovuta ai costi indiretti delle vaccinazioni insufficienti – che includono spesa sociale, carico sui caregiver, impatto fiscale e perdita di gettito – ammonta a circa 610 milioni di euro per le aree vaccinali relative a papillomavirus, influenza, pneumococco, herpes zoster, meningococco e Covid.
Vaccini: impatto economico e sociale della mancata copertura
Eugenio Di Brino, ricercatore Altems (Health Economics and Hta) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha illustrato come questa cifra possa essere progressivamente ridotta fino a 225 milioni di euro, e addirittura a 48 milioni qualora si raggiungessero le coperture raccomandate, minime o ottimali. Attualmente, la spesa sociale legata a queste vaccinazioni si attesta a circa 3,1 miliardi di euro, ma potrebbe più che dimezzarsi con un incremento delle coperture fino ai livelli ottimali. Inoltre, la mancata vaccinazione si traduce in una perdita stimata di PIL di circa 11 miliardi di euro, che potrebbe ridursi a meno di un miliardo con l’aumento delle coperture vaccinali.
Covid e costi diretti e indiretti ancora elevati
Uno studio recente di I-Com evidenzia come la fuga dalle vaccinazioni Covid abbia un impatto economico stimato in circa 1,6 miliardi di euro solo nel 2023, somma che comprende costi diretti, come ricoveri ospedalieri, e costi indiretti, quali perdita di produttività lavorativa. Dalla fine dell’emergenza, infatti, il numero di somministrazioni è drasticamente calato, con solo il 10,2% degli over 60 vaccinati, molto al di sotto del target minimo del 75% indicato dall’OMS. Questo ha comportato oltre un milione di giorni di ricovero, con una spesa ospedaliera di oltre 900 milioni, di cui la maggior parte attribuibile ai non vaccinati.
Tommasa Maio, responsabile nazionale dell’Area Vaccini della Fimmg, ha sottolineato il ruolo cruciale del medico di famiglia quale garante di equità e appropriatezza nell’accesso alla vaccinazione, ribadendo l’importanza di incrementare le coperture per contenere costi e conseguenze sanitarie.






