L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha emesso un’allerta internazionale riguardo tre sciroppi per la tosse prodotti in India, a seguito della morte di numerosi bambini. I farmaci incriminati sono Coldrif, Respifresh TR e ReLife, realizzati rispettivamente da Sresan Pharmaceutical, Rednex Pharmaceuticals e Shape Pharma.
L’OMS avverte su 3 sciroppi per la tosse: contaminazione da dietilenglicole e misure adottate
L’allarme è scattato dopo che le autorità sanitarie indiane hanno rilevato che i lotti degli sciroppi prodotti in uno stabilimento del Tamil Nadu contenevano livelli di glicole dietilenico quasi 500 volte superiori ai limiti consentiti. Questa sostanza è altamente tossica e può causare gravi danni renali, disturbi neurologici e morte.
In risposta, la Central Drugs Standard Control Organization (Cdsco) ha ordinato il ritiro immediato di tutte le partite interessate e la sospensione della licenza della Sresan Pharmaceutical. Secondo il comunicato dell’OMS, nessuno dei tre prodotti sarebbe stato esportato, nemmeno illegalmente, ma l’agenzia ha invitato le autorità a rafforzare la sorveglianza soprattutto sui canali di distribuzione non regolamentati.
Scandalo internazionale e analogie con il Gambia
Parallelamente a questo caso, un grave episodio simile è emerso nel piccolo stato africano del Gambia, dove 69 bambini sono morti dopo aver assunto sciroppi per la tosse contaminati da glicole dietilenico e glicole etilenico. I prodotti in questione, diversi da quelli indiani ma sempre a base di paracetamolo, sono stati prodotti dal colosso farmaceutico indiano Maiden Pharmaceuticals, la cui attività è stata sospesa dal governo di Nuova Delhi per irregolarità riscontrate negli impianti produttivi dello stato di Haryana.
L’OMS ha quindi ribadito l’importanza di controlli rigorosi nella produzione e distribuzione di farmaci pediatrici, sottolineando che la contaminazione di medicinali liquidi può rappresentare un rischio letale per i bambini. Le autorità sanitarie di vari Paesi africani, tra cui la Nigeria, hanno già emesso allerte per impedire la vendita e l’uso di questi prodotti.
L’episodio evidenzia le criticità nei meccanismi di regolamentazione farmaceutica in India, che resta uno dei più grandi esportatori mondiali di generici e vaccini, ma dove permangono problemi di controllo qualità che hanno già causato gravi tragedie in passato.



