Roma, 18 novembre 2025 – Una nuova frontiera nella lotta contro l’antibiotico-resistenza arriva dal mondo dei virus, in particolare grazie alla terapia fagica, che utilizza virus batteriofagi selezionati e ingegnerizzati per combattere infezioni batteriche resistenti agli antibiotici. Questo fenomeno, riconosciuto come una delle emergenze sanitarie globali più gravi, potrebbe trovare un valido alleato proprio in questi agenti virali.
La sperimentazione innovativa e i risultati incoraggianti
La terapia fagica è stata sperimentata con successo su una donna di 78 anni affetta da un’ulcera alle gambe cronicamente colonizzata da un batterio resistente agli antibiotici, condizione che impediva la guarigione nonostante i trattamenti convenzionali. Il progetto, coordinato da Matteo Passerini dell’Università di Milano, ha coinvolto anche l’Ospedale Sacco di Milano, l’Università di Pisa e l’Università americana di Yale.
La procedura ha previsto il prelievo di campioni dalla paziente per isolare il batterio responsabile, seguito da una selezione accurata dei virus più efficaci per eliminarlo. Il trattamento ha richiesto alcuni mesi e, sebbene ancora complesso e non immediatamente accessibile a tutti, rappresenta un importante passo avanti. “La strada è ancora lunga, però noi abbiamo messo il nostro mattoncino”, ha dichiarato Passerini durante il convegno organizzato a Roma dalla Fondazione Inf-Act e dall’Istituto Superiore di Sanità, evento dedicato alle sfide future della sanità.
Le prospettive future della terapia fagica
Questa sperimentazione è resa possibile dal progetto Inf-Act, nato in seguito all’esperienza della pandemia di COVID-19 e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del PNRR con un investimento di 114,5 milioni di euro. La terapia fagica si configura come una delle numerose strategie per contrastare la crescente resistenza agli antibiotici. Passerini sottolinea che, accanto ai faghi, è fondamentale mantenere aperte altre strade di ricerca, tra cui le immunoterapie e l’impiego di enzimi antibatterici.
L’innovazione scientifica proposta dalla terapia fagica offre una speranza concreta nella lotta all’antibiotico resistenza, anche se la complessità della procedura richiede ulteriori sviluppi per diventare una soluzione ampiamente accessibile e rapida.
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