Milano, 15 settembre 2025 – Il tumore ai testicoli rappresenta una patologia insidiosa, che colpisce principalmente gli uomini tra i 20 e i 40 anni, fascia d’età in cui il rischio è più elevato. Malgrado la sua incidenza relativamente bassa, con circa 2.400 nuovi casi annui in Italia, questa neoplasia rimane una delle cause principali di tumore tra i giovani maschi, spesso sottovalutata e diagnosticata tardivamente.
Sintomi del tumore ai testicoli
La malattia si caratterizza per una sintomatologia subdola e raramente dolorosa. Tra i segnali da non sottovalutare si annoverano il rigonfiamento del testicolo, la perdita di volume, una sensazione di pesantezza o la formazione improvvisa di liquido nello scroto, fino alla possibile presenza di sangue nelle urine. Nicola Nicolai, direttore dell’Urologia oncologica alla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano, sottolinea come ogni tumefazione dura e indolente del testicolo debba far sospettare un tumore, piuttosto che essere attribuita a traumi o infiammazioni post-pallonate, come talvolta avviene erroneamente.
Importante è la diagnosi precoce, che aumenta significativamente le possibilità di guarigione. Più del 90% dei pazienti riesce a superare definitivamente la malattia grazie a interventi chirurgici e trattamenti chemioterapici, soprattutto quando la patologia viene individuata nelle fasi iniziali.
Autopalpazione e controlli medici
L’autopalpazione mensile, consigliata soprattutto dopo una doccia calda, è uno strumento semplice ed efficace per individuare anomalie precoci. Essa consiste nell’osservare e palpare delicatamente il testicolo e l’epididimo, la struttura a forma di rigonfiamento morbido presente nella parte superiore del testicolo. Qualsiasi nodulo o consistenza anomala, anche se indolore, deve indurre a una visita specialistica immediata.
Oltre all’autopalpazione, è raccomandata una visita annuale dall’andrologo o dall’urologo a partire dall’adolescenza, così come le donne effettuano regolarmente controlli ginecologici.
Esempi di personalità sportive colpite dalla malattia
Diversi atleti di alto livello, come Lance Armstrong, Francesco Acerbi e Achille Polonara, hanno affrontato e sconfitto il tumore ai testicoli, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica su un argomento spesso trascurato dagli uomini. Lance Armstrong, ex ciclista statunitense, ha superato un carcinoma embrionale con metastasi avanzate negli anni ’90 ed è diventato un simbolo della lotta contro questa malattia. Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, ha invece affrontato la malattia nel 2013, tornando a giocare ad alto livello dopo un intervento urgente e un ciclo di cure che hanno debellato la recidiva.
Questi esempi evidenziano come la tempestività nella diagnosi e nel trattamento possa fare la differenza tra la vita e la morte, sottolineando l’importanza di una corretta informazione e di una cultura della prevenzione tra i giovani uomini.






