Siena, 30 ottobre 2025 – Un importante avanzamento nella lotta contro la resistenza agli antibiotici è stato pubblicato oggi sulla rivista scientifica Nature. La ricerca, guidata da Rino Rappuoli, direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena, dimostra l’efficacia di un anticorpo monoclonale in grado di neutralizzare Klebsiella pneumoniae, uno dei batteri più pericolosi e ormai resistenti a tutti gli antibiotici conosciuti. Questo studio rappresenta un passo decisivo nella lotta contro una delle maggiori emergenze sanitarie mondiali.
L’importanza del nuovo anticorpo
Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza si configura come una minaccia crescente per la salute pubblica globale. I batteri resistenti, come Klebsiella pneumoniae, impongono un urgente bisogno di soluzioni alternative agli antibiotici tradizionali. In questo contesto, la scoperta di un anticorpo monoclonale capace di neutralizzare questi patogeni apre nuove prospettive terapeutiche. Negli ultimi mesi, il Biotecnopolo di Siena ha pubblicato tre studi internazionali di rilievo su nuovi approcci contro batteri resistenti, confermando la leadership della ricerca italiana nel settore. “La ricerca sta finalmente offrendo alternative concrete agli antibiotici che non funzionano più,” ha dichiarato Rappuoli, sottolineando il ruolo strategico italiano nella lotta globale all’antibiotico-resistenza.
Il ruolo della Fondazione Biotecnopolo di Siena e di Rino Rappuoli
La Fondazione Biotecnopolo di Siena, istituita con il supporto di diversi ministeri italiani, è impegnata a promuovere la ricerca applicata e l’innovazione nelle scienze della vita, focalizzandosi sul contrasto alle pandemie e alle malattie infettive. Il direttore scientifico Rino Rappuoli, figura di rilievo mondiale nel campo della microbiologia e dell’immunologia, è noto per aver sviluppato numerosi vaccini innovativi e per aver introdotto l’approccio della “reverse vaccinology”. Rappuoli coordina anche il MAD Lab presso la Fondazione Toscana Life Sciences di Siena, dedicato allo sviluppo di anticorpi monoclonali terapeutici. Il nuovo studio pubblicato su Nature rappresenta un ulteriore riconoscimento della capacità italiana di anticipare le sfide sanitarie emergenti e di trasformare la scienza in soluzioni concrete per la salute pubblica.
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