Un rapporto rivela che circa 144.000 persone in Italia necessitano di diversi servizi che spesso non ricevono. Solo il 38% è soddisfatto dell’assistenza domiciliare
Un recente rapporto ha messo in luce una realtà preoccupante per le persone affette da sclerosi multipla (SM) in Italia: il 78% dei malati si sente insoddisfatto riguardo all’assistenza ricevuta. Questo dato, emerso dal “Barometro SM e patologie correlate 2025”, realizzato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e presentato a Roma, evidenzia le difficoltà che affrontano i pazienti nella gestione della loro condizione. La sclerosi multipla è una malattia autoimmune cronica che colpisce il sistema nervoso centrale, con sintomi che variano notevolmente da persona a persona.
La complessità della gestione della sclerosi multipla
In Italia, circa 144.000 persone convivono con la sclerosi multipla, e molti di loro necessitano di un approccio multidisciplinare per affrontare le sfide quotidiane. Il rapporto sottolinea che oltre il 52% dei pazienti ha bisogno di almeno cinque diversi servizi per gestire i molteplici aspetti della malattia. Tuttavia, l’accesso a questi servizi è spesso limitato. Ad esempio, il 73,9% di coloro che necessitano di supporto psicologico trova difficoltà a ottenere una terapia adeguata, mentre oltre il 20% non riesce a ricevere affatto assistenza.
Ostacoli nell’accesso ai servizi di riabilitazione
Le esigenze di riabilitazione sono altrettanto critiche. Il 65% dei pazienti ha segnalato ostacoli nell’accesso a questi servizi, e il 19,1% è completamente escluso dalla riabilitazione. Questo scenario mette in evidenza la necessità di un intervento efficace per garantire che tutti i pazienti possano accedere ai trattamenti di cui hanno bisogno.
Criticità nell’assistenza domiciliare
L’assistenza domiciliare, essenziale per chi vive con disabilità gravi, presenta anch’essa delle criticità. Solo il 38% degli individui con disabilità grave si sente soddisfatto dei servizi ricevuti, mentre il 70% di loro ha bisogno di supporto. Inoltre, più della metà delle persone con sclerosi multipla è costretta a fare affidamento su caregiver privati o familiari, a causa dell’insufficienza dei servizi pubblici.
Mario Alberto Battaglia, presidente della FISM, ha evidenziato l’urgenza di un nuovo accordo tra sanità, sociale e territorio. È fondamentale rendere operativi i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (Pdta) e investire nella rete dei Centri per la sclerosi multipla. Le carenze nell’assistenza non solo compromettono la qualità della vita dei pazienti, ma richiedono anche un intervento tempestivo da parte delle istituzioni per garantire una gestione adeguata e rispettosa delle necessità di chi vive con questa patologia.






