New York, 6 agosto 2025 – Negli ultimi tempi, le piattaforme social come TikTok e Instagram sono state invase da testimonianze e video virali che promuovono la cosiddetta “pulizia dai parassiti” e i detox fai-da-te contro i vermi intestinali. Influencer come Kim Rogers, autoproclamata “Worm Queen”, hanno costruito un vasto seguito raccontando le loro esperienze personali con questi trattamenti, spesso attribuendo sintomi comuni come affaticamento e confusione mentale a infezioni da parassiti. Anche la supermodella Heidi Klum ha recentemente dichiarato di aver iniziato una cura a base di pillole contenenti chiodi di garofano e semi di papaya, dopo aver visto informazioni sui parassiti sui social media.
Questa tendenza solleva però molte domande: come si contrae un’infezione da parassiti? Quali sono i sintomi reali? Questi trattamenti funzionano davvero? Per rispondere a questi interrogativi, la Cnn ha intervistato la dottoressa Leana Wen, esperta di salute e docente di medicina d’emergenza alla George Washington University, che ha precedentemente ricoperto il ruolo di commissario sanitario di Baltimora.
Come si contrae un’infezione da parassiti e quali sono i sintomi?
La dottoressa Wen spiega che i parassiti sono organismi che vivono a spese di un ospite, interno o esterno. Tra i parassiti esterni troviamo pidocchi e zecche, mentre tra quelli interni ci sono microrganismi come Giardia e Cryptosporidium. I vermi parassiti, un tipo di parassita intestinale, si contraggono principalmente ingerendo uova o larve presenti in alimenti, acqua o terreno contaminati. I cibi a rischio includono carne di maiale o manzo poco cotta, pesce d’acqua dolce crudo e frutta e verdura non lavate accuratamente. Anche una scarsa igiene delle mani dopo l’uso del bagno o prima dei pasti aumenta il rischio di infezione. In alcune aree con scarse condizioni igieniche, alcuni vermi possono penetrare direttamente attraverso la pelle, soprattutto camminando a piedi nudi.
Negli Stati Uniti e in altri Paesi ad alto reddito, queste infezioni sono piuttosto rare e si riscontrano soprattutto in viaggiatori provenienti da zone tropicali o tra persone esposte ad animali infetti. Tuttavia, a livello globale le infezioni da vermi parassiti rappresentano una minaccia sanitaria significativa, colpendo circa 1,5 miliardi di persone, pari al 18% della popolazione mondiale, soprattutto in aree tropicali e subtropicali, secondo l’OMS.
L’ascaride, per esempio, è una tipologia di vermi intestinali tra le più comuni e causa l’ascaridiasi. Le infezioni possono essere asintomatiche, ma quando si manifestano i sintomi includono dolore addominale, nausea, vomito, diarrea, sangue nelle feci, perdita di appetito e febbre. In alcuni casi, le uova possono migrare ai polmoni dando tosse, espettorato con tracce di sangue e difficoltà respiratorie. L’ossiuriasi può causare anche prurito anale intenso, soprattutto notturno, che disturba il sonno.
Se non curate, queste infezioni possono portare a complicazioni gravi come malnutrizione, anemia, ritardi nello sviluppo nei bambini e perfino mortalità materna e infantile.
Diagnosi e validità delle “pulizie dai parassiti” sui social media
Alla domanda su come diagnosticare un’infezione da vermi, la dottoressa Wen sottolinea che il test più comune è l’esame delle feci per rilevare uova e parassiti, spesso accompagnato da analisi del sangue o esami endoscopici in caso di sintomi persistenti senza una diagnosi chiara.
I prodotti e i rimedi proposti dai social media, che comprendono erbe, oli e integratori con presunte proprietà antiparassitarie, non sono però supportati da evidenze scientifiche. Questi “detox” spesso prevedono anche diete specifiche, ma un’alimentazione sana, pur essendo consigliabile, non elimina i parassiti intestinali. Inoltre, gli integratori non sono regolamentati come i farmaci e non devono dimostrare efficacia prima di essere commercializzati. Nessuno di questi prodotti è approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) come trattamento per infezioni parassitarie.
Trattamenti approvati e consigli medici
Per eliminare efficacemente i vermi intestinali, esistono farmaci antiparassitari approvati dalla FDA, che spesso richiedono una sola dose o un ciclo terapeutico molto breve, di solito non superiore a tre giorni. Questi trattamenti sono altamente efficaci e specifici per il tipo di verme.
La dottoressa Wen mette in guardia: “Se si sospetta un’infezione parassitaria, è fondamentale rivolgersi a un medico per una diagnosi precisa. Sintomi come fatica o disturbi addominali possono derivare da molte altre condizioni, come problemi tiroidei o carenza di ferro. Autotrattarsi con rimedi non comprovati può ritardare una diagnosi corretta e il trattamento adeguato”.
Inoltre, assumere integratori senza necessità può comportare rischi, soprattutto in assenza di sintomi o di certezza diagnostica. È sempre consigliabile consultare un medico prima di intraprendere qualsiasi tipo di “pulizia” e informarsi sulle possibili interazioni con farmaci prescritti.
Come anticipato, recentemente anche la nota supermodella Heidi Klum ha iniziato un ciclo di disintossicazione a base di chiodi di garofano e semi di papaya dopo aver visualizzato contenuti sui parassiti sui social, evidenziando come questa moda stia raggiungendo un pubblico vasto e trasversale.
Questa tendenza social ha avuto l’effetto di portare il tema delle infezioni parassitarie all’attenzione del grande pubblico, ma è fondamentale mantenere un approccio scientifico e responsabile, affidandosi sempre a professionisti della salute per diagnosi e cure appropriate.






