Roma, 23 ottobre 2025 – La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera all’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), con importanti novità che entreranno in vigore dal prossimo 30 dicembre. Si tratta di un aggiornamento atteso da quasi otto anni, il primo dopo il decreto del 2017, che introduce nuove prestazioni sanitarie garantite a tutti i cittadini gratuitamente o con il pagamento di un ticket.
Nuove prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza
Tra le novità più rilevanti approvate dalle Regioni nei livelli essenziali di assistenza figurano due nuove prestazioni di terapia psicoeducazionale per i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, sia per sedute individuali sia collettive. Sono inoltre inserite tre nuove malattie croniche esenti dal pagamento del ticket: la sindrome fibromialgica, l’idrosadenite cronica suppurativa e la malattia polmonare da micobatteri non tubercolari, con l’indicazione della durata minima dell’attestato di esenzione.
Le prestazioni specialistiche per il controllo della gravidanza fisiologica sono anch’esse aggiornate, così come l’elenco delle malattie rare che danno diritto all’esenzione, le cure termali e i Diagnosis Related Group (DRG) per ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza.
Questi aggiornamenti comprendono anche l’introduzione di nuove cure come lo screening neonatale per la Sma, test genetici per il rischio di tumori al seno e alle ovaie correlati al gene Brca, e l’ingresso di tecnologie avanzate come l’adroterapia, una forma innovativa di radioterapia contro i tumori. Inoltre, il nuovo nomenclatore tariffario amplia l’elenco delle protesi e degli ausili tecnologici per disabili, incluso il riconoscimento vocale e sensori di comando oculare.
Impatto economico e condizioni di attuazione
Il decreto, che ha ottenuto parere favorevole nonostante alcune richieste di modifiche da parte delle Regioni, prevede uno stanziamento complessivo di circa 550 milioni di euro destinati alle nuove prestazioni. Le Regioni hanno sollecitato che i due provvedimenti entrino in vigore con un termine non inferiore ai 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per consentire l’adeguamento dei sistemi centrali e regionali.
È stato inoltre concordato che le prestazioni prescritte entro il 29 dicembre potranno usufruire delle tariffe attuali per un periodo fino a un anno, prorogabile di sei mesi. Il rinnovo dei Lea rappresenta un passo significativo verso la riduzione delle disuguaglianze regionali nell’accesso alle cure, anche se restano ancora in sospeso alcune prestazioni, come le terapie per l’autismo, che attendono ulteriori aggiornamenti.
La Conferenza ha infine ribadito l’importanza di mantenere un dialogo costante con la Commissione Lea del Ministero della Salute per valutare futuri aggiornamenti e ampliamenti delle prestazioni offerte dal Servizio sanitario nazionale.






