Milano, 7 ottobre 2025 – Mentre a Stoccolma si annunciava il conferimento del Premio Nobel per la Medicina 2025, l’immunologo statunitense Fred Ramsdell era impegnato in una lunga escursione naturalistica tra i boschi dell’Idaho, con il telefono in modalità aereo. Per questa ragione ha ricevuto con un giorno di ritardo la notizia ufficiale della prestigiosa onorificenza, insieme alla connazionale Mary E. Brunkow e al giapponese Shimon Sakaguchi, come da conferma del Comitato Nobel.
La scoperta che ha rivoluzionato la medicina
Il Nobel è stato assegnato a Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi per le loro fondamentali ricerche sulla tolleranza immunitaria periferica, meccanismo cruciale che impedisce al sistema immunitario di attaccare le cellule sane dell’organismo. In particolare, i tre scienziati hanno identificato le cellule T regolatrici, veri e propri “controllori” del sistema immunitario, la cui funzione è essenziale per prevenire malattie autoimmuni gravi.
Le ricerche di Ramsdell e colleghi hanno permesso di comprendere come mutazioni in un gene chiamato Foxp3 siano connesse a patologie autoimmuni come la sindrome IPEX, una grave malattia autoimmune. Grazie a queste scoperte è stato possibile aprire nuove frontiere nella cura di malattie immunitarie e oncologiche, con implicazioni significative anche per i trapianti.
Fred Ramsdell e la telefonata arrivata tardi
Fred Ramsdell ha raccontato al New York Times di aver concluso un’escursione di tre settimane tra Idaho, Wyoming e Montana, ignaro delle numerose chiamate ricevute. Quando il telefono ha ripreso segnale, la moglie ha notato la quantità di messaggi e ha esclamato ad alta voce, suscitando inizialmente in Ramsdell il timore di un pericolo imminente, probabilmente l’attacco di un orso, poi rivelatosi in realtà la notizia della vittoria del Nobel. Solo il mattino successivo è riuscito a parlare con il segretario generale della commissione Nobel, Thomas Perlmann, che gli ha comunicato ufficialmente il prestigioso riconoscimento.
Il premio, che ammonta a circa un milione di euro, sarà consegnato il 10 dicembre prossimo, anniversario della morte di Alfred Nobel. Il presidente del Comitato Nobel, Olle Kämpe, ha sottolineato come queste scoperte siano state decisive per la comprensione del sistema immunitario e per spiegare perché non tutti sviluppano malattie autoimmuni.

